Il caso Shapovalov: quando i giocatori vengono espulsi dal campo per “Violazione del Codice, comportamento antisportivo”
Nel mondo del tennis, la tensione e la pressione possono talvolta spingere i giocatori oltre il limite, portandoli a comportamenti che vanno contro il codice di condotta sportiva. Quando questo accade, il giudice di sedia ha il potere di infliggere sanzioni, che nei casi più gravi in accordo con il supervisor, possono portare all’espulsione dal campo.
Vediamo alcuni casi celebri in cui i tennisti sono stati espulsi per “Violazione del Codice e comportamento antisportivo”.
IL PIU’ RECENTE: DENIS SHAPOVALOV CONTRO BEN SHELTON
La settimana scorsa, Denis Shapovalov è incappato in una pesante squalifica: espulso dal campo si è visto anche sottrarre i punti e il premio in danaro accumulati fino a quel momento nel torneo.
Ma cos’era successo?
Durante gli ottavi di finale del torneo ATP 500 di Washington, Shapovalov, dopo aver commesso il terzo errore consecutivo ed aver scagliato ripetutamente a terra la racchetta, ha rivolto degli insulti ad uno spettatore presente sugli spalti che lo aveva più volte provocato.
Ritenendo però eccessiva la sanzione decisa dall’ATP, Shapo è ricorso in appello e, pur se la partita con Shelton era ormai irrimediabilmente persa, almeno ha ottenuto la restituzione dei punti e del prize money. Confermata invece la multa.
Queste le sue dichiarazioni pubblicate sui social: “Cari fan, vorrei esprimere la mia gratitudine per essere stati al mio fianco in questi ultimi giorni. Come potete immaginare, è stato un periodo estremamente stressante per me. Continuo a sentirmi scioccato e deluso dalla decisione di squalificarmi dalla mia partita contro Ben a Washington. È stato ingiusto nei miei confronti, nei suoi e di tutti coloro che erano presenti per guardare la partita. Ho immediatamente presentato un ricorso all’ATP e sono lieto e grato che abbiano preso una decisione rapida per ripristinare i miei punti e il montepremi. Tuttavia, devo dichiarare che non sono d’accordo con la multa sostanziale che ho ricevuto, che ammonta a più della metà del montepremi che ho guadagnato la scorsa settimana, e continuerò a combattere contro di essa. Lavoriamo tutti incredibilmente duramente, le nostre carriere nel tennis sono la nostra vita e non dovrebbero essere ostacolate da giudizi inutili e soggettivi. Spero anche che l’ATP possa stabilire regolamenti migliori per proteggere i giocatori dai tifosi abusivi.”
ANDREY RUBLEV CONTRO ALEXANDER BUBLIK
Un altro episodio recente ha coinvolto Andrey Rublev che è stato penalizzato per il suo comportamento durante una partita contro Alexander Bublik.
Rublev ha superato il limite quando ha perso la calma gridando in modo aggressivo in faccia ad un giudice di linea. Sembra che abbia inveito parlando in russo, ma il caso ha voluto che uno degli arbitri parlasse la sua lingua e abbia così riferito al supervisor, parola per parola, quanto detto dal giocatore.
L’arbitro non ha potuto ignorare l’accaduto e ha deciso di espellerlo per “Violazione del Codice, comportamento antisportivo”.
NOVAK DJOKOVIC E L’INCIDENTE CON LA GIUDICE DI LINEA
Uno degli episodi più clamorosi degli ultimi anni riguarda Novak Djokovic quando è stato espulso dagli US Open 2020.
Durante il match degli ottavi di finale, Djokovic, in un gesto di frustrazione, ha colpito una pallina che, sfortunatamente, ha colpito una giudice di linea alla gola.
Nonostante non ci fosse alcuna intenzione maliziosa dietro il gesto, la regola è chiara: qualsiasi atto che metta in pericolo la sicurezza degli ufficiali di gara porta all’espulsione immediata. Djokovic ha accettato la decisione con dignità, ma l’episodio ha scatenato un dibattito intenso su come i giocatori dovrebbero gestire le loro emozioni in campo.
ALTRI ESEMPI DI ESPULSIONI
La storia del tennis è ricca di episodi simili. Alcuni dei più noti riguardano questi giocatori: Nalbandian, McEnroe e Kyrgios
David Nalbandian
Nel 2012, durante la finale del Queen’s Club Championships contro Cilic, Nalbandian, in un impeto di frustrazione, ha calciato un cartellone pubblicitario colpendo però accidentalmente un giudice di linea alla gamba. L’episodio gli costò la squalifica immediata dal torneo.
Successivamente Nalbandian fece le proprie scuse e commentò così la vicenda: “Ho fatto un errore, bisogna ammettere la cosa ed io lo sto facendo. Fanno tutti degli errori però penso che non doveva finire così, soprattutto perché parliamo di una finale. Ci sono tante regole e a volte non fanno nulla per rispettarle, soprattutto nell’Atp“.
John McEnroe
Il leggendario McEnroe è stato espulso dall’Australian Open 1990 dopo aver accumulato una serie di penalità per comportamento antisportivo. Famoso per il suo temperamento acceso, l’espulsione fu dovuta al fatto di aver ripetutamente insultato un arbitro durante il match di quarto turno contro lo svedese Mikael Pernfors.
Quando il giudice di sedia Gerry Armstrong annunciò: “Game, set, match in favore di Pernfors”, McEnroe, rimase letteralmente senza parole. O meglio, come dichiarò in seguito: “Shocked”!
Nick Kyrgios
Il tennista australiano è stato spesso al centro di polemiche per il suo comportamento irriverente in campo.
Nel 2019, durante il Master 1000 di Roma, Kyrgios, dopo un break perso durante il match del secondo turno contro il norvegese Ruud, ha scagliato violentemente a terra la racchetta. Ammonito dall’arbitro, ha lanciato una sedia letteralmente in mezzo al campo di gioco per poi abbandonare il campo: inevitabile quindi la squalifica e la salatissima multa.
DOMANDA
E voi, Talkers, pensate che una sanzione sia una punizione adeguata o ritenete giusta anche l’espulsione immediata dal campo, tenendo conto che questa comporta l’interruzione di un match per cui il pubblico ha, spesso profumatamente, pagato?