Abbiamo chiesto ad alcuni protagonisti del passato di condividere con TennisTalker i loro più bei ricordi del torneo
Mancano pochi giorni all’inizio del tanto atteso Torneo ATP 1000 che si giocherà nella splendida cornice del Foro Italico.
In attesa di veder scendere in campo i giocatori dell’edizione 2024 degli Internazionali BNL d’Italia, abbiamo chiesto ad alcuni ex tennisti professionisti di raccontarci ricordi ed aneddoti di quando erano loro i protagonisti del Foro Italico.
A tutti abbiamo domandato:
- Il tuo ricordo più bello vissuto a Roma
- Un tuo pronostico sui vincitori di questa edizione
MARA SANTANGELO
- Il ricordo più bello e che non dimenticherò mai è stato quando ho vinto nel 2007 il doppio in coppia con la francese Nathalie Dech. Abbiamo giocato sul campo centrale contro due italiane: Tathiana Garbin e Roberta Vinci. Logicamente, la maggior parte del pubblico tifava per la coppia azzurra, ma dalla mia parte avevo per fortuna molti amici e parenti che mi sostenevano. Alzare una coppa così prestigiosa, davanti a delle persone care, in un torneo così importante e in Italia, è stato bellissimo. Sono emozioni che ancora oggi ripensandoci mi provocano la pelle d’oca. Gli Internazionali sono da sempre considerati uno dei tornei più belli in assoluto da tanti giocatori: sono organizzati bene, in una location meravigliosa, Roma è la città più bella del mondo e si mangia anche bene!
- In campo maschile direi Alcaraz e in quello femminile penso che sia scontato dover dire la Swiatek.
OMAR CAMPORESE
- L’anno della vittoria in doppio con Goran Ivanisevic non lo dimenticherò mai! Ma ho un aneddoto divertente da raccontarti. Nel singolare di primo turno giocato contro Mecir, quando ho tirato fuori dalla sacca la mia nuova racchetta rossa con le corde gialle, il pubblico è letteralmente impazzito. E’ stato divertente. Ho poi vinto quella partita e perso ai quarti contro Mancini che poi vinse il torneo battendo in finale un nome illustre come quello di Agassi. Era il 1989.
- Spero tantissimo che quest’anno possa vincere Sinner oppure comunque un altro italiano come per esempio Musetti. In campo femminile onestamente non so risponderti…
RENZO FURLAN
- A Roma purtroppo non ho mai avuto grandi risultati, infatti non sono mai andato oltre il secondo turno. L’anno in cui ho giocato meglio è stato quando a 19 anni mi sono qualificato per il tabellone principale e ho poi battuto l’allora numero 50 del mondo per poi perdere da Martin Jaite, ex numero 10.
- Credo che Sinner possa vincere il torneo e in campo femminile la favorita è sicuramente la Swiatek (nda: noi però tifiamo anche per Jasmine Paolini, allenata proprio da Renzo Furlan)
DIEGO NARGISO
- Ho tantissimi bei ricordi del torneo di Roma, ma dovendo sceglierne uno direi quando ho esordito sul centrale nel 1988, di sera, contro Emilio Sanchez che era in quel momento uno dei giocatori più forti sulla terra. Feci un vero e proprio exploit perché lo battei in due set tirati: 7/6 7/6. Lo stadio era gremito e ripensandoci mi vengono ancora i brividi. Ti racconto anche un aneddoto successo l’anno dopo. Il Napoli, del quale io sono molto tifoso, doveva giocare la finale di Coppa Uefa e la mia partita era programmata per il pomeriggio. Quel giorno però ha cominciato a piovere e gli organizzatori dovettero spostare il mio incontro alla sera. Quando entrai in campo ero talmente deciso a dover finire in fretta che giocai benissimo e vinsi in meno di un’ora e mezza. Riuscii così a vedere la partita del Napoli che poi vinse la Coppa Uefa, l’unica vinta dalla squadra partenopea.
- Spero fortissimamente Sinner e fra le donne spero Coco Gauff. Questi sono però i miei vincitori ideali che non è detto che siano i favoriti. Ovviamente auspico un grande expolit di tutti i nostri giocatori e giocatrici! Ne approfitto per fare i complimenti a Jasmine Paolini che ha raggiunto la posizione numero 13 della classifica mondiale.
CLAUDIO PISTOLESI
- Difficile trovare un solo episodio perché ho tantissimi bei ricordi, ma penso che la mia vittoria su Mark Koevermans, giocatore olandese, con rimonta da 4 a 1 sotto al terzo set sia per me indelebile. Giocavo al campo numero 4 e la gente si era letteralmente arrampicata sugli alberi per guardare la mia partita. Ho chiuso con un passante di rovescio in lungolinea finendo in scivolata sotto la tribuna che era gremita di amici. Quella partita l’ho giocata solo due giorni dopo il funerale di mio nonno che era del quartiere Flaminio, proprio dove c’è il Foro Italico. Nella zona era molto conosciuto perché da 60 anni aveva una macelleria ed era popolarissimo. Anche persone che non c’entravano nulla con il tennis erano quindi venute a tifare per me in onore di mio nonno Ernesto al quale ovviamente dedicai la vittoria sotto gli occhi lucidi di mia nonna e di tutta la famiglia. Penso che in quel match mi abbia trascinato alla vittoria proprio mio nonno e raggiusi così gli ottavi del torneo.
- Premetto che io sono scarsissimo nei pronostici, però voglio dire Sinner perché forse vincendo al Foro Italico potrebbe diventare numero uno al mondo. Sarebbe un ulteriore passo in avanti per l’incredibile carriera di questo ragazzo. Secondo me Sinner ha unito l’Italia tennistica e non, è diventato un vero fenomeno sociale. Nel femminile è sempre tutto molto aperto. Mi piace molto la Rybakina, ma penso che sulla terra sia un po’ meno forte, così come mi piace molto la Jabeur. La Paolini può andare molto avanti. Se devo scegliere penso però che la Swiatek sia in questo momento la più forte di tutte sulla terra.
(Ndr: le interviste sono state realizzate prima dei ritiri di Alcaraz e di Sinner dal torneo di Roma)