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    I regionali nel panorama mondiale: un anno dopo

    I migliori agonisti del Friuli Venezia Giulia nel panorama mondiale

    E’ tempo di un confronto temporale con una carrellata sui nostri competitor regionali in cerca di allargato lustro tennistico internazionale, estrapolando dal gruppo sempre i migliori, quelli che continuano il viaggio nei teatri agonistici che assegnano punti mondiali Itf, Atp, Wta. In particolare segnalando le prime ammirevoli escursioni accompagnate (quando va bene) da prize money spesso insufficienti a centrare il pareggio delle spese sostenute. Ma per i primi passi verso la carriera da professionista non c’è all’inizio via meno ardua per le giovani racchette per uscire dal tran tran dei tornei e delle gare a squadre nazionali che danno una certa notorietà ma che non assegnano visibilità e sviluppo internazionale.

    Questo é il passaggio difficoltoso a meno che il soggetto non si presenti già nelle gare vertice di under e nel contesto internazionale degli junior come un vero fenomeno, al punto da far convergere sulla sua racchetta agevolazioni e contributi dalla federazione nonché concreti interessi da parte degli attenti sponsor. La speranza in questi casi é che il precoce fenomeno sia in grado di mantenere lo status prodigioso (fisico e mentale) anche nei primi approcci dentro il duro sentiero dei grandi, superando avversari molto risoluti e soprattutto mantenendo le aspettative con l’iniziale certezza di andare sempre incontro a sacrifici logistici, ingenti esborsi ed a molte rinunce sociali.

    Riccardo Bonadio.  Ecco un giocatore che con la sua notevole esperienza potrebbe far da apripista ai giovani, quelli decisi a salire sul trampolino che può incominciare ad introdurre il tennis superiore.

    Lo scorso anno il 29enne pordenonese vantava inizialmente il best ranking Atp n. 263, alla fine del 2022 il gradino occupato brillava nel n. 174. Un salto di ben 89 posizioni e di più allargati orizzonti di gioco che, uniti alla grinta di rimanere tra i Top 200, gli consentiva di allinearsi senza patemi alle qualificazioni di tutti i quattro Slam, mancando per un soffio anche il main draw di New York.

    Da ricordare che per migliaia di agonisti di ottimo livello la partecipazione alle qualificazioni Slam incarna il sogno accarezzato da una vita!

    Il rovescio ad una mano di Riccardo Bonadio

    Riccardo é uno dei rari esempi di abilità tennistica coniugata alla forza interiore fisica e mentale. Doti che gli hanno consentito di vincere in carriera 1 challenger e 10 gare Itf in singolare, 14 gare in doppio e di raggiungere le finali per ben 26 volte nelle due specialità, inclusa la vibrante finale nel challenger di Trieste persa contro il talento spagnolo Carlos Alcaraz, oggi in vetta al mondo.

    Attualmente l’instancabile giramondo di Azzano Decimo, sempre alla ricerca di punti caldi per la classifica, salta dai campi sintetici di “down under”, con presenza Slam a Melbourne, verso l’arcipelago spagnolo delle Canarie dove sta perseguendo un filotto di presenze nei challenger organizzati a Tenerife.

    Nel palcoscenico nazionale il suo recente passaggio nel team bolzanino del Tc Rungg prelude maggiori prospettive di continuità e qualità del suo gioco, visto il livello dei contendenti che animano il campionato di A1.

    Per dare una misura delle performance del nostro giocatore basti pensare che per trovare un atleta regionale che in tempi moderni abbia raggiunto livelli di ranking e di resa così elevati bisogna scandagliare l’archivio tennistico per ben 37 anni, fino ad incontrare il profilo di Marco Armellini.

    Giacomo Dambrosi.  Il simpatico pivot giuliano é stato perseguitato da tempo da un doloroso problema al piede sinistro. Menomazione inabilitante con partite interrotte, allenamenti ridotti all’osso, prolungate e altalenanti assenze dai tornei, proprio nel momento cardine della sua carriera. Tutti motivi che lo hanno spinto all’intervento chirurgico nella speranza di un esito positivo e risolutivo. Ripartirà tra qualche mese, dopo una sosta agonistica coatta, iniziata nell’estate scorsa. La speranza é quella di polverizzare il suo ormai datato best ranking n. 671 e di riguadagnare il troppo tempo smarrito. In questa impetuosa risalita sarà sempre supportato dalle cure tennistiche dell’onnipresente Mosè Navarra.

    Pietro Pampanin. Il ventenne triestino che ha il merito di aver portato in Fvg un epocale primato tricolore nella categoria under 16 di singolare, da un paio di anni ha puntato all’obiettivo di una carriera da professionista. Oggi vanta una classifica FitP come 2.3, mentre le sue migliori credenziali Itf lo vedevano al numero 76. E’ autore di un piacevole rientro di tesseramento in regione nei ranghi del suo circolo “natale” il Tc Triestino.

    Per gli allenamenti prosegue nel gruppo formativo Horizon Tennis Home di Massimo Sartori, società vicentina che da poco si é arricchita anche della presenza di Andreas Seppi, allievo storico di Max Sartori fin dai suoi primi passi in Alto Adige. Il gruppo dei giovani agonisti sarà seguito dal duo composto da Nicola Ceragioli e dal friulano Marco Cepile. Pietro, con molta perseveranza e viaggiando per ben 37 tornei nei più disparati circoli europei, è stato capace di mettere insieme i primi punti validi per l’ingresso nella classifica Atp dove denuncia come high rankings il n. 1202, conseguenza di alcune buone prestazioni nei tabelloni principali conquistati in terra di Grecia, Austria e Bosnia.

    Alessio Tramontin.  Superando momenti duri senza scoramenti e senza cedere di grinta, il 19enne di Roveredo in Piano (PN), riesce a muovere i primi passi nella classifica Atp. Oggi occupa l’appartamento n. 2079 in doppio, disciplina che lo vede particolarmente ispirato grazie al suo ottimo tempismo nei pressi della rete.

    Anche lo Sporting Club Sassuolo, dove si allena e gioca in formazione, crede nella sua propensione verso la gara a coppie, schierandolo anche nei match clou del massimo campionato. 

    Il doppio Della Valle/Tramontin contro il duo Mager/Fognini

    Lo attesta anche la foto tratta dal suo spazio facebook durante la partita giocata a fianco di Enrico Dalla Valle e vinta per 7-6 6-3- nei confronti del favoritissimo tandem Mager/Fognini. E’ il momento di puntare su una stagione 2023 densa di appuntamenti nel circuito Itf. La crescita qualitativa è innegabile, ora necessita anche la vidimazione di una classifica adeguata.

    Margherita Marcon.  Le primavere sono solo 17, il processo graduale di crescita tennistica procede nei tempi previsti (attuale 2.4), le attenzioni e le convocazioni per gli allenamenti ai centri della federazione nazionale sono routinarie e la voglia di emergere si riscontra in particolare nelle spedizioni di dicembre in Tunisia alla caccia dei primi pesanti punti mondiali. Sintomatica la dicotomia dei sacrifici con le sue coetanee: mentre la Marcon sgobba sui rettangoli di gioco nel golfo di Hammamet, le sue compagne di classe si infiorettano per la festa di San Silvestro. Ha fatto una scelta giusta Margherita perché una semifinale raggiunta nel 25mila di Monastir, con l’aggiunta delle altre sortite nei main draw precedenti, le valgono il ranking n. 1210 in singolare. E’ un punto di partenza per una giovane seria che la incoraggia e la motiva dopo la cessazione della squadra di casa la Gt Tennis di Moruzzo, spentasi per carenza di agoniste in squadra. 

    Margherita Marcon

    Può ricominciare a Mestre al Green Garden in serie C dove la stanno attendendo ansiosamente, ponendola al centro di un nuovo importante programma di sviluppo come team femminile di punta di tutta la provincia di Venezia.

    Sofia Ferraris.  Non ha ancora punteggi internazionali, anche se fra poco inizierà le frequentazioni nei tornei under 14 di Tennis Europe che sviluppano un ranking progressivo nei vari scaglioni degli under. E’ una ragazzina dodicenne già capace di guadagnarsi a suon di risultati la considerazione dei tecnici nazionali, con conseguenti convocazioni nelle formazioni nazionali azzurre e le numerose chiamate per gli stage tecnico-tattici. Le sue frequentazioni agonistiche internazionali negli ultimi due anni iniziano con il titolo nel Tennis Trophy Kinder vinto a Manacor nell’Academy di Rafael Nadal, e spaziano dalla Russia alla Slovenia, dalla Croazia alla Francia, mentre nel palmarès italiano brilla la semifinale conquistata nella tappa Tennis Europe U.12 di Trieste. Da poco ha ottenuto la classifica FitP 2.8 e nel suo profilo si riscontrano, tra le vittime, anche alcune concorrenti di seconda categoria, mentre in campo regionale è competitiva anche tra molte rivali sedicenni.

    Sofia Ferraris con la maestra Paola Voli

    E’ parzialmente seguita negli allenamenti dal tecnico nazionale Alberto Tirelli, mentre sistematicamente viene allenata al Tc Novapalma dalla maestra Paola Voli che spesso riesce ad accompagnarla anche nei tornei: dagli insegnamenti individuali al diretto vissuto.

    fausto serafini

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