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    TennisTalker MagazineEditorialiAvete già guardato la serie Break Point su Netflix?
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    Avete già guardato la serie Break Point su Netflix?

    Noi l’abbiamo fatto e ne abbiamo parlato con Alessandro Bega, allenatore di Ajla Tomljanovic, una delle protagoniste delle varie puntate

    Break Point è un documentario avvincente ed istruttivo che ci permette di spiare più da vicino alcuni protagonisti del grande tennis, maschile e femminile.

    Nel corso delle 5 puntate, vediamo i giocatori fuori dal campo quando dopo un match festeggiano la vittoria oppure si trovano a dover analizzare la sconfitta; conosciamo più da vicino le loro famiglie; ascoltiamo i loro discorsi con gli allenatori e con i manager.

    Quando si spengono le luci della ribalta dell’incontro, si accendono quelle di Netflix e solo allora cominciamo a conoscere più da vicino i protagonisti.

    Ajla Tomljanovic, ex fidanzata di Matteo Barrettini – ma quando è stata girata la serie erano ancora una coppia – è una delle protagoniste del documentario ed è allenata da Alessandro Bega, ex giocatore professionista, che ci ha raccontato come è stato gestire la quotidianità sotto i riflettori.

    Alessandro, come è nata quest’avventura?

    Ajla è stata contattata fin da subito dalla produzione e le hanno chiesto se fosse interessata a partecipare ad una nuova serie dedicata al tennis. I produttori – Paul Martin e James Gay-Rees –  sono gli stessi di “Formula 1: Drive to Survive”.

    Come venivano organizzate le riprese?

    La troupe durante l’anno ci ha seguito tantissimo. Sono stati presenti in tutti gli Slam, più tutti gli ATP 1000, praticamente erano sempre con noi. Quello che si vede nella serie non è neanche un millesimo di quello che hanno filmato!

    E’ stato facile adattarsi alla costante presenza delle telecamere?

    All’inizio è stato un po’ strano, ma piano piano ci siamo abituati. Devo dire che più passava il tempo e più ci siamo divertiti anche perché abbiamo cominciato ad avere maggiore confidenza con la troupe e durante i match anche gli operatori tifavano per Ajla.

    Vi dicevano cosa fare, c’era qualcosa di concordato?

    No no, di concordato non c’era nulla. Ci dicevano solo di cercare di essere il più naturali possibile. Qualche volta ci chiedevano se potevano venire a cena con noi proprio per poterci riprendere nei momenti extra tennis che in fin dei conti è proprio quello che il pubblico vuole vedere.

    Ajla Tomljanovic e Alessandro Bega

    E infatti guardando la seconda puntata, dedicata principalmente a Matteo Berrettini, la coppia è filmata anche nella loro stanza d’hotel dove il caos regna sovrano. Esattamente l’opposto di Felix Auger-Aliassime che nel quinto episodio viene ripreso finchè ordinatamente prepara la sua valigia.

    Guardando i vari episodi si conoscono da vicino anche altri giocatori e dedicando una frase per ciascuno, potremmo sintetizzare così.

    Il bad boy australiano Nick Kyrgios fuori dal campo non è per nulla un bad boy.

    Maria Sakkari confessa di bere un sacco di caffè e ci rivela che per 4 giorni si è ritirata dal tennis, ma poi ci ha ripensato.

    Taylor Fritz ha vinto Indian Wells con una caviglia infortunata.

    Paula Badosa confessa di aver sofferto di depressione proprio a causa del tennis.

    Ons Jabeur desidererebbe tanto avere un figlio.

    Secondo Chris Evert la Tomljanovic è troppo gentile: “A volte là fuori devi essere un po’ stronza. Devi essere cattiva”.

    Toni Nadal ammette di aver tifato per il nipote, anziché per il suo giocatore Felix Auger-Aliassime quando si sono affrontati al Roland Garros. Un conflitto d’interessi che lo ha portato ad assistere alla partita in una zona neutra dello stadio e ad allontanarsi dal campo alla fine del quinto set.

    E voi come vi sareste comportati nei panni di zio Toni?

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