Oggi riproponiamo uno spezzone dell’intervista di Roger Federer ospite del programma televisivo statunitense “The Daily Show”.
In particolare il conduttore, Trevor Noah, ha accennato alla grandezza di Sampras e a come Federer sia riuscito a eclissarla, a come Sampras a un certo punto fosse stanco del tennis mentre Federer abbia sempre mantenuto una forte spinta motivazionale, a come, infine, Federer sia stato un talento multigenerazionale, ancora attivo quando tanta della gente con cui aveva cominciato si era già ritirata.
Trevor Noah ha quindi chiesto a Federer dove ha trovato l’ispirazione e la motivazione per riuscire nell’impresa che è stata la sua carriera.
“Crescendo guardavo a sportivi come Michael Schumacher e Tiger Woods, entrambi rimasti a lungo ai vertici, e pensavo fosse impossibile riuscirci: restare così tanto ai vertici mantenendo quel livello di motivazione”.
“Adesso la gente mi chiede come ci sono riuscito, e a me vien da dire ‘beh, è normale’. Scendi in campo ancora e ancora, cerchi di vincere ancora e ancora, ti diverti e quindi continui, e chiunque altro vorrebbe essere al tuo posto. (Quest’ultima parte, all’incirca dal ‘beh, è normale’, Federer l’ha raccontata con tono via via più divertito, suscitando l’ilarità sia del pubblico che del conduttore).
“E poi secondo me hai anche il dovere di rappresentare bene lo sport, e c’è da godersela finché dura, e ho l’impressione di aver spremuto tutto quel potevo fino all’ultima goccia, cercando di dare il massimo fino alla fine, e è stato incredibile”.
“Ho avuto bisogno di persone come Sampras, che mi mostrassero com’è stare in cima. E è dura, ma sento di essermi divertito parecchio al Tour. Non è stata solo questione di tennis, era anche l’andare a cena con gli amici, e sono contento di non aver preso il tennis troppo seriamente o professionalmente, di esser riuscito a mantenere una certo guizzo da amatore. Sono un po’ preoccupato che in ogni sport si vada verso un’eccessiva professionalità, spero non si perda il divertimento che sta dentro al gioco. È importante”.