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    TennisTalker MagazineEffetto Sinner, crescita esponenziale per il tennis in Italia

    Effetto Sinner, crescita esponenziale per il tennis in Italia

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    Grazie a campioni come Jannik Sinner e Jasmine Paolini, il tennis in Italia sta vivendo la sua epoca d’oro, che si traduce in aumento di tesserati e ricavi

    È ancora negli occhi di tutti l’epocale vittoria di Jannik Sinner a Wimbledon. L’altoatesino è stato il primo tennista tricolore a riuscirci, regalando a tutti i fan di vecchia data un’immensa gioia e aumentando ancora la visibilità del tennis nel Belpaese. Berrettini prima, Sinner e Paolini poi, ma anche i successi di Errani, Pennetta, Vavassori e Bolelli in doppio, per non dimenticare Fognini. Sono tanti i tennisti azzurri che, negli ultimi 15 anni, hanno permesso al tennis in Italia di raggiungere numeri importanti. È fuor di dubbio che Jannik Sinner, numero 1 del mondo e quattro volte campione Slam, sia ora l’apripista ed elemento trainante di questo movimento in continua ascesa.

    I numeri della FITP e l’innegabile “Effetto Sinner”

    La FITP (Federazione Italiana Tennis, che dal 2023 ha aggiunto la P di Padel), contava nel 2001 “appena” 150.000 iscritti e un utile di 15 milioni di euro. Oggi i numeri sono ben diversi, non solo grazie ai successi individuali e di coppia, ma anche ai grandi traguardi di squadra. Basti pensare che sia in campo femminile (Billie Jean King Cup) che maschile (Davis Cup), l’Italia è campione del mondo in carica: finale 2023 e vittoria 2024 nel femminile, due vittorie consecutive nel 2023 e ’24 nel maschile. Grazie a questi enormi risultati, in Italia la FITP oggi è seconda solo alla FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio), che registra 1,4 milioni di iscritti.

    Nel 2019, prima della pandemia e prima dell’esplosione dell’effetto Sinner, i tesserati erano circa 380.000. Oggi? Si è raggiunta la quota del milione prevista per il 2026, con un numero stimato di giocatori intorno ai 3 milioni. E gli introiti? Dall’inizio del millennio si sono più che decuplicati, raggiungendo i 200 milioni di euro. In ambito economico non si può non parlare del giro di 2 miliardi di euro che, entro il 2027, investirà il nostro Paese grazie soprattutto a tre grandi eventi: le Atp Finals (tra Torino e Milano fino al 2030), gli Internazionali di Roma (in versione estesa a 14 giorni) e le finali della Coppa Davis (fino al 2027).

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    Nello specifico, nel quadriennio 2019-2023, quindi senza contare i più recenti successi di Jannik e dei suoi compagni azzurri nel circuito, la FITP ha registrato un aumento dei tesserati del 136%, con una netta prevalenza di atleti agonisti (72%) rispetto a quelli non agonisti (28%). Nel settembre del 2024, anche grazie alla crescita del Padel, è stato inoltre battuto il record di società affiliate: 4.012, contro le 4.009 raggiunte nel 1990.

    Crescono anche i numeri televisivi

    Il 2023 è stato l’anno della definitiva consacrazione per Jannik. Finalista alle ATP Finals di Torino, vincitore della Coppa Davis con l’Italia dopo 47 anni e soprattutto trionfatore dell’Australian Open 2024, primo Slam maschile vinto da un italiano nell’era Open.

    Queste imprese, trasmesse in diretta in prima serata, hanno avuto un impatto fortissimo sulla percezione pubblica del tennis. Secondo una ricerca di Demoskopea per la FITP, dopo la finale dell’Australian Open vinta contro Medvedev, il 37% degli italiani ha dichiarato di aver “seguito attivamente” la partita, con oltre 3 milioni di spettatori sintonizzati su Eurosport e Sky.

    Il nome “Sinner” è finito sui titoli di quotidiani generalisti, nelle pubblicità, nei talk show. La sua riservatezza, il suo impegno, il suo atteggiamento sportivo lo hanno trasformato in un modello per giovani e genitori. Aumentano le iscrizioni ai corsi junior, crescono le richieste di lezioni private, si moltiplicano i tornei amatoriali. Il verro “Effetto Sinner” si vedrà fra qualche anno, quando alcuni dei bambini che oggi muovono i primi passi su un campo da tennis, si faranno largo e proveranno l’avventura fra i professionisti.

    Il brutto anatroccolo diventa cigno

    Come raccontato dal presidente della FITP Angelo Binaghi, in un’intervista a La Gazzetta dello Sport, quella di Sinner è stata una vittoria enorme, una delle più importanti nella storia del nostro tennis“. E questa vittoria, così come le precedenti, ha dato ancora più valore al lavoro svolto dalla federazione negli ultimi anni.

    Eravamo il brutto anatroccolo del tennis mondiale, – ha detto fiero il presidente della FITP. – Oggi siamo i più forti, soprattutto nel settore maschile. È l’epilogo di 25 anni di lavoro, di idee, di coraggio. Non è solo una vittoria sportiva, ma un riscatto istituzionale e strategico“.

    Tennis come sport di massa (di nuovo)

    Quella che una volta era considerata una disciplina d’élite sta tornando a essere uno sport di massa. Il merito è anche di una comunicazione più smart e accessibile, alimentata dai social media e dalle nuove strategie digitali della FITP, ma la figura di Sinner ha rappresentato il catalizzatore perfetto.

    La sua umiltà, la dedizione al lavoro, il background semplice ma internazionale parlano a tutte le fasce della popolazione. Non è un personaggio costruito: è il ragazzo della porta accanto che ce l’ha fatta (pur sembrando a tratti una macchina perfetta). Questo rende il suo esempio ancora più potente, soprattutto tra i giovani, sempre alla ricerca di riferimenti veri.

    Un’eredità che può durare

    Il tennis italiano, grazie a Jannik Sinner, vive una stagione d’oro. Ma ciò che rende davvero interessante l’effetto Sinner è la possibilità di costruire una base solida per il futuro. Se questo entusiasmo verrà accompagnato, come sta accadendo, da politiche federali lungimiranti, investimenti nei vivai e un lavoro serio sul territorio, l’Italia potrebbe affermarsi non solo come Paese di grandi campioni, ma anche come una vera potenza tennistica a livello di sistema. Dietro Jannik si fanno già avanti talenti come Lorenzo Musetti, ora Top 10 e candidato alle Finals, Flavio Cobolli, per la prima volta in Top 20 e nei quarti a Wimbledon e giovani come Cinà e Vasamì. Nel tennis femminile, fra alti e bassi, Jasmine Paolini rimane una Top 10 di livello mondiale, compreso anche il doppio insieme a Sara Errani, con Tyra Grant che presto si farà largo nel tennis professionistico.

    L’effetto Sinner, dunque, non è solo un’onda emotiva. È una trasformazione culturale in atto. Nella speranza di un radioso futuro per il tennis italiano, ci godiamo questo momento storico e facciamo il tifo per i tutti i nostri talenti.

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