Sara Errani e Jasmine Paolini hanno dominato la semifinale con Shnaider e Andreeva, 6/0 6/1 in poco più di un’ora e seconda finale consecutiva
Errani e Paolini tornano in finale su quei campi che, l’anno scorso, aveva regalato loro gioie e dolori. Nel 2024 le azzurre raggiunsero la finale, perdendo poi da Gauff e Siniakova. Pochi mesi più tardi invece arrivò la più grande gioia della carriera: medaglia d’oro olimpica ai giochi di Parigi. Jasmine Paolini, che nella scorsa edizione giocò e perse entrambe le finali (singolare e doppio), quest’anno avrà quindi l’occasione di sopperire con il titolo in doppio alle delusioni del singolo.
La vittoria di oggi è stata schiacciante, un 6/0 6/1 in 1h03′ maturato grazie a 22 vincenti, zero palle break subite e il 62% dei punti vinti. Tre break per set in favore delle azzurre, senza lasciare alle malcapitate russe Andreeva e Shnaider la possibilità di entrare in partita. E pensare che nell’ultimo Slam, gli Australian Open, furono proprio le numero 4 del seeding a interrompere precocemente il cammino delle italiane. Nell’ultimo precedente, a Roma in semifinale, le azzurre si erano invece imposte con un doppio 6/4. Il primo incontro, curiosamente, fu proprio in finale alle Olimpiadi vinte dalle azzurre su questi stessi campi. Altro giro altra corsa quindi, soprattutto per Sara Errani che, dopo il titolo vinto ieri nel misto in coppia con Vavassori, potrà giocarsi domani un’importante doppietta.
La finale sarà domani, contro la coppia formata da Aleksandra Krunic e Anna Danilina. Quest’ultime hanno vinto il loro incontro di semifinale, in due set, contro Eikeri e Hozumi. Avranno più fortuna delle russe Mirra Andreeva e Diana Shnaider? Staremo a vedere, ma è certo che Errani e Paolini entreranno in campo con il fuoco negli occhi.