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    Roland Garros, il tabellone maschile, day 2: fuori Fritz e Cerundolo. Alcaraz al secondo turno

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    Il numero 4 ATP battuto da Altmaier, l’argentino cede a Diallo. Gasquet rinvia la fine della carriera. Fuori Luciano Darderi con Sebastian Korda e Zeppieri, che non può sbarrare la strada ad Alcaraz

    Non ha tardato molto ad arrivare la prima giornata di sconquassi al Roland Garros: il “day 2” ha emesso verdetti importanti oltreché certamente sorprendenti. La sconfitta di Taylor Fritz, innanzitutto: il numero 4 ATP, che “abitava” lo stesso spicchio di tabellone di Lorenzo Musetti, ha subito lasciato Parigi, accompagnato all’uscita da Daniel Altmaier. Il tedesco sarà pure numero 66 del mondo, ma da queste parti si fa bene a temerlo. Già nel 2020 Daniel da Kempen si era spinto fino al quarto turno, e due anni fa si arrampicò fino al terzo dopo aver battuto all’esordio Jannik Sinner, nientemeno.

    Fritz, apparso provatissimo a livello fisico, ha reagito al primo set perso vincendo il secondo per sei giochi a tre, ma è franato alla (breve) distanza. Il tabellone per Musetti si apre discretamente, e non è una cattiva notizia. Altmaier al secondo round sfiderà il ceco Kopriva.

    L’altra testa di serie a saltare inopinatamente in giornata è stata la diciotto, appartenente a Francisco Cerundolo. L’argentino, recente semifinalista a Madrid, è stato dominato in tre set da un altro collega reduce da un grande torneo sulla Meseta, per giunta giocato da lucky loser. Stiamo parlando di Gabriel Diallo, strano esemplare di canadese avvezzo alla terra battuta che ormai punta deciso all’ingresso nella top 50 ATP. Il suo prossimo avversario sarà Tallon Griekspoor, che ha rimontato Marcos Giron.

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    Hanno provato a resistere con tutte le loro forze, ma Luciano Darderi e soprattutto Giulio Zeppieri oggi avevano una giornata davvero troppo dura in ufficio: l’azzurro da Villa Gesell ha anche strappato un set – il secondo – alla ventitreesima testa di serie Seb Korda, cedendo però terzo e quarto piuttosto nettamente. Contro il campione in carica, fresco autore dell’accoppiata Montecarlo/Roma e numero due del mondo Carlos Alcaraz non ci si poteva aspettare il miracolo da Giulio Zeppieri, che però ha dato tutto sé stesso nelle due ore in cui ha tenuto in campo il fenomeno da Murcia e lasciato buone indicazioni per il futuro dopo un lungo periodo segnato da tormenti fisici.

    Detto delle vittorie immacolate di Ruud su un Albert Ramos all’ultimo Roland Garros della carriera, di Tsitsipas su Etcheverry, di Shapovalov su Pedro Martinez, di Ugo Humbert su O’Connell e di quelle un pizzico più tortuose ottenute da Rune e Fils nonostante un set a testa smarrito contro Bautista Agut e Jarry, una delle notizie più liete di giornata riguarda Richard Gasquet: all’ultimo torneo della carriera, il quasi trentanovenne da Béziers ha voluto regalarsi almeno un altro paio di giorni di gloria battendo al primo turno il connazionale Terence Atmane, wild card come Gasquet ma sedici anni in meno dell’ex numero 7 del mondo.

    Al secondo turno, Gasquet troverà Jannik Sinner, che ha battuto all’esordio un altro francese, Arthur Rinderknech: dovesse anche perdere, la possibilità di salutare il tennis sul Philippe Chatrier contro il numero uno del mondo non sarebbe da buttare via.

    KO doloroso e sostanzialmente senza appello, infine, per Stan Wawrinka, che da queste parti ha pur sempre vinto uno Slam. Stanimal, quarant’anni e alla ventunesima apparizione al Bois de Boulogne, ha ceduto in tre al britannico Jacob Fernley, numero 55 del ranking ATP. Chissà se lo rivedremo a Parigi in abiti da lavoro, il prossimo anno.

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