Dopo una battaglia di 2 ore e 20 minuti, Alexander Zverev cade nella trappola della terra rossa argentina. Cerundolo prevale con la sua potenza e la sua energia sulla solidità del tedesco
[5] F. Cerundolo b. [1] A. Zverev 3-6 6-3 6-2
Parte forte e concentrato nel primo set il tedesco che concede veramente molto poco all’idolo argentino di casa. È una conduzione del match senza grandi intoppi quella di Zverev che segue un piano gara ben definito: reggere gli urti e difendersi dalla potenza dei colpi dell’argentino che poi tanto all’ennesima palla giocabile sbaglia. Ovviamente il tutto condito anche da un servizio pregevole che gli consente di vincere punti veloci e respirare. Zverev ha una percentuale di prime del 70% e durante tutto il set non concederà mai all’argentino possibilità di break. L’esplosività di Cerundolo si scontra dunque con questo “muro” eretto dal tedesco che, approfittando di alcune défaillance dell’argentino nel sesto game fa break. Una palla break, un break: minimo sforzo, massima resa per Zverev che vince il primo 6-3.
Il numero 1 del tabellone vince il primo set senza grandi sussulti e sembra condurre con tranquillità il match
Il secondo set parte sulla falsa riga del primo: Zverev continuo, solido, concentrato e infatti trova subito un break. Cerundolo però non molla e riesce immediatamente a pareggiare i conti con l’immediato contro-break. Il pubblico allora si scalda, si esalta e cerca di trascinare al terzo set la partita. L’argentino, galvanizzato, è meno falloso e trova più vincenti. Riesce a trasformare questa energia positiva in grinta, costringendo Zverev a cercare di trovare soluzioni diverse che però non riescono. La supremazia del campione di casa si perfeziona con un secondo break che gli consente di volare 4-2 avanti e poi di chiudere 6-3.
Le alte aspettative di un terzo set combattuto e avvincente vengono disattese dalla forma atletica di Zverev. Dopo una fievole iniziale resistenza al servizio, il tedesco subisce immediatamente break. Cerca di subito di rimediare con quello che diventerà il game più importante del match: il quarto gioco del terzo set. Ma Cerundolo risale da 15-40 e consolida il suo vantaggio. Il tedesco ormai non ne ha più, tenta una vana rimonta ma sotto di due break esaurisce le forze (anche mentali) per azzardare la risalita. Sul finale di partita l’argentino si esalta. Punti di fino, palle corte, volée smorzate e tanti bei colpi qualitativamente parlando che, ci fanno capire, che Zverev è finito. Chiuderà dopo 46 minuti per 6-2.
Le polemiche di Zverev con il pubblico
Nonostante l’adesione all’appello di Etcheverry dei giorni scorsi che denunciava sul fatto che l’ATP stia sempre più snobbando i tornei in sudamerica e nonostante abbia portato a sostegno della propria tesi che il pubblico sudamericano sia un pubblico amante del tennis e caloroso, non sono mancate le polemiche tra Zverev e gli spettatori. Nel momento in cui si sono stretti la mano dopo la sconfitta, il tedesco ha sussurrato qualcosa a Cerundolo. Per dissipare ogni dubbio, Zverev ha espresso in conferenza stampa il suo malcontento nei confronti dei tifosi presenti allo stadio: “L’unico problema è che il pubblico non sa come comportarsi durante una partita di tennis, e questo è un po’ triste perché il torneo è eccellente. Il pubblico ti rende le cose molto difficili se non sei argentino“.
Le semifinali
Dopo questa vittoria, Cerundolo affronterà nella giornata di oggi 15 febbraio alle 22:00 (italiane) lo spagnolo Pedro Martinez. Gli scontri diretti sono in parità 1-1, con l’iberico che ha vinto l’ultimo scontro, nonché l’unico su terra, ad Amburgo. Martinez arriva sicuramente più riposato a queste semifinali dato che nei quarti non ha giocato a causa del ritiro del nostro Lorenzo Musetti.
L’altra semifinale, programmata alle 20:00 (italiane) vedrà di fronte la nuova promettente stella del tennis mondiale Joao Fonseca contro l’esperto “terraiolo” Laslo Djere (sceso al numero 112 ATP).
Per quanto riguarda Zverev, il tedesco proseguirà la tournée sudamericana giocando prossima settimana, sempre da numero 1 del tabellone, il torneo di Rio de Janeiro.