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    Australian Open, Sinner-Zverev: analisi, precedenti e record della finale

    Jannik Sinner e Alexander Zverev si affronteranno domenica mattina a Melbourne per conquistare la prima finale Slam dell’anno

    Sarà sfida fra Italia e Germania per aggiudicarsi l’edizione 2025 dell’Australian Open. Da un lato il nostro Jannik Sinner, numero uno al mondo e già due volte campione Slam a soli 23 anni, nonché campione in carica a Melbourne. Dall’altra parte della rete, Sascha Zverev, numero due al mondo, vincitore di sette Masters 1000 e due ATP Finals, ma ancora a secco di trionfi nei tornei dello Slam. Il tedesco è alla sua prima finale in Australia, la terza a livello Major dopo le sconfitte allo US Open contro Dominic Thiem nel 2020 e al Roland Garros, l’anno scorso contro Carlos Alcaraz.

    Il percorso dei due finalisti

    Jannik arriva a questa finale dopo aver perso solo due set: uno a sorpresa al secondo turno contro la wild card locale Schoolkate; l’altro nel match di ottavi contro Holger Rune. L’azzurro per il resto ha concesso poco ai suoi avversari, alzando il suo livello di gioco nel corso del torneo. Si è visto un Sinner “diesel” durante queste due settimane. Infatti, come capita ai grandi campioni, è partito con qualche incertezza nei match della prima settimana, con qualche problema in risposta e con delle difficoltà fisiche, ma ha cambiato marcia già dalla partita contro Rune, a partire dalla fine del MTO nel terzo set (che il danese non ha tanto gradito) e che ha rappresentato il momento di svolta nel torneo. Lì si è iniziato a vedere un Sinner più agile sul campo e che, nonostante le fatiche, alla fine inculca nei suoi avversari l’idea di poter vincere sempre.

    Zverev ha avuto anche lui un percorso con poche sbavature, concedendo, come l’altoatesino, solo due set: uno nel suo match di ottavi contro Ugo Humbert, e il secondo contro Tommy Paul nei quarti di finale. Il tedesco si è presentato in grande forma al torneo, probabilmente è stato il giocatore che ha espresso il tennis migliore nella prima settimana. Non ha dovuto affrontare avversari che potessero impensierirlo più di tanto, ed è stato favorito dall’infortunio di Djokovic in semifinale, ma allo stesso tempo ha dimostrato grande personalità anche nei momenti in cui ha smarrito il suo tennis: d’altronde Sascha ha chiuso il 2024 da numero due al mondo. Nonostante non abbia vinto Slam, l’anno scorso il tedesco è stato il giocatore più continuo dopo Jannik, ed ha dimostrato di avere acquisito maggiore sicurezza dopo il grave infortunio subito al Roland Garros nel 2022.

    Sinner Zverev
    Sinner-Zverev Cincinnati sorridono e si danno la mano alla fine del match vinto dall’italiano (Foto presa dalla pagina Atp Tour)

    I precedenti

    Zverev conduce 4-2 negli head to head con l’italiano, ma Jannik ha vinto l’ultimo precedente a Cincinnati giocato l’anno scorso. Il giocatore di Amburgo ha trionfato nell’ultima partita fra i due a livello Slam, allo US Open nel 2023, in una battaglia al quinto set. Ma era un Sinner diverso, un giocatore che non aveva ancora esperienza nelle partite più importanti e che soprattutto non aveva ancora vinto quei match. Domenica invece Jannik potrà far pesare proprio quella maggiore maturità acquisita nel 2024, anno della sua consacrazione.

    L’analisi tecnica

    Il numero due al mondo dovrà servire con percentuali molto alte per poter impensierire l’azzurro, cifre che ha raggiunto nell’unico set disputato contro Djokovic, ossia il 76% di prime palle in campo e l’83% di punti vinti con la prima. Se con la diagonale di rovescio è l’unico giocatore che al momento riesce a tenere il ritmo di Sinner, dovrà cerca di limitare gli errori col dritto, suo punto debole. Inoltre, nei momenti importanti Jannik è noto per il suo “killer instinct“, mentre il tedesco non è altrettanto freddo, come ha dimostrato nelle sue precedenti finali Slam, soprattutto a New York nel 2020 dove perse dopo essere stato avanti due set a zero.

    Se Zverev fa del servizio la sua arma principale, il numero uno al mondo ha nella risposta uno dei suoi colpi fondamentali. Infatti, dopo aver avuto qualche difficoltà durante la prima settimana, Sinner ha lavorato molto insieme ai suoi coach, Cahill e Vagnozzi, per migliorare questo colpo nel torneo. Tali miglioramenti si sono notati soprattutto nel match giocato in semifinale con un “big server” come Shelton. L’italiano ha infatti strappato per sei volte il servizio al giocatore a stelle e strisce, vincendo il 42% di punti in risposta. Le dichiarazioni di Sascha alla fine del suo match con Djokovic fanno capire quanto il tedesco soffra la risposta dell’azzurro. Infatti, alla domanda su quale avversario avrebbe preferito affrontare in finale (aveva giocato prima dell’incontro fra Sinner e Shelton) ha risposto : “Se ci fosse Shelton, servirà a 240 km\h, se ci fosse Sinner, risponderebbe al mio servizio come se gli arrivasse una farfalla”

    Jannik SInner Australian Open
    Jannik Sinner (Foto presa dal profilo X Australian Open

    I possibili record

    Sinner punta ad essere il primo italiano nella storia a vincere 3 tornei del Grande Slam: battendo Zverev staccherebbe infatti Nicola Pietrangeli, vincitore di 2 Roland Garros, nella classifica dei pluricampioni Slam azzurri.

    Inoltre Jannik diventerebbe il più giovane tennista a vincere più di un Australian Open dai tempi di Jim Courier, che vinse nel biennio 1992-1993.

    Zverev, oltre a vincere il suo primo Slam, punta ad essere il primo tedesco, a livello maschile, a vincere l’Australian Open dai tempi di Boris Becker, che trionfò nel 1991 e nel 1996.

    Non ci resta che attendere con impazienza l’inizio del match, domenica alle 9.30 ora italiana: con il numero uno e il numero due al mondo in campo, lo spettacolo sarà garantito.

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