Shock sull’erba: 23 teste di serie eliminate al primo turno. Il crollo dei favoriti e delle favorite trasforma il torneo in una giungla e apre una ghiotta occasione per gli outsider
C’erano una volta i favoriti. I nomi pesanti. Le certezze dei tabelloni. E poi c’è Wimbledon 2025, l’edizione che ha deciso di riscrivere le regole e di archiviare ogni pronostico. L’erba dell’All England Club è tornata a essere terra di sorprese, ma questa volta ha superato sé stessa: ben 13 teste di serie maschili e 10 femminili sono state eliminate al primo turno.
Non è un semplice dato statistico: è una frana in piena regola, che ha lasciato un cratere nel tabellone e ha stravolto le gerarchie. E se l’erba è notoriamente imprevedibile, stavolta ha superato se stessa.
I numeri primi cadono da soli
Un po’ come nel romanzo di Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi, anche a Wimbledon i “numeri” più alti – quelli delle teste di serie – sembrano destinati a non incontrarsi mai, schiantati troppo presto da outsider affamati o semplicemente più ispirati.
- Zverev (3)
- Rune (8)
- Medvedev (9)
- Musetti (7)
- Tsitsipas (24)
- Berrettini (32)
- Shapovalov (27)
- Bublik (28)
- Popyrin (20)
- Humbert (18)
- Michelsen (30)
- Cerundolo (16)
- Griekspoor (31).
Tutti fuori. Tutti subito.
Alcuni, come Medvedev, erano già in crisi da mesi. Altri, come Tsitsipas, non davano segnali di ripresa. Ma vedere uscire Zverev, numero 3 del mondo è stato un vero e proprio colpo di scena. Il tedesco ha lottato per quasi cinque ore contro il numero 72 del mondo Arthur Rinderknech, ma ha ceduto al quinto set. “Probabilmente ho bisogno di andare in terapia”, ha dichiarato Zverev in conferenza stampa dopo la sconfitta, ammettendo di sentirsi “vuoto e solo, dentro e fuori dal campo”. Una disfatta dai seri contorni emotivi.
E pensare che persino Carlos Alcaraz, campione uscente e il giocatore più in forma del momento (e chiediamo scusa a tutti i fan di Sinner – noi compresi – ma in questo momento i numeri sono dalla parte dello spagnolo), ha dovuto sudare cinque set per liberarsi di un monumentale Fabio Fognini. Segno che nessuno è al sicuro sull’erba di quest’anno.
Caos anche nel tabellone femminile
Non è finita qui. Anche il torneo femminile ha avuto la sua dose di colpi di scena, con l’azzurra Elisabetta Cocciaretto capace di battere Jessica Pegula, una delle favorite (e testa di serie n.3). Una vittoria che aggiunge un tassello alla narrativa di un torneo che sembra rifiutare ogni logica.
Ma Pegula si trova in ottima compagnia, oltre a lei salutano al primo turno il torneo:
- Kessler (32)
- Badosa (9)
- Ostapenko (20)
- Zheng (5)
- Frech (25)
- Muchova (15)
- Linette (27)
- [Pegula (3)]
- Kostyuk (26)
- Gauff (2)
Sinner e Alcaraz, i fab… two!
Molti, nel circuito, iniziano a realizzare che Sinner e Alcaraz giocano a un livello superiore: una spanna sopra il resto. Per certi versi, sembra di essere tornati ai tempi d’oro dei Fab four – Federer, Nadal, Djokovic e Murray – con una differenza sostanziale: oggi sono solo in due a dominare la scena. A meno che Djokovic, il “senatore” del gruppo, non riesca a stupire ancora una volta, soprattutto a Wimbledon, dove ha già trionfato sette volte.
Una cosa però è certa: ogni giorno è una storia nuova, ogni match può diventare uno spartiacque e il 2025 sarà ricordato come l’anno della solitudine dei numeri primi. Quelli che, sulla carta, dovevano arrivare in fondo, ma che sull’erba, sono caduti uno dopo l’altro.