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    Roland Garros, il percorso di Sinner nel dettaglio

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    Da Rinderknech ad… Alcaraz? I possibili avversari nel potenziale percorso del numero 1 del mondo a Parigi. I precedenti

    Jannik Sinner esordirà a Parigi contro Arthur Rinderknech, francese numero 72 dell’attuale classifica mondiale. I precedenti dicono 2-1 Sinner, ma l’unica vittoria del (quasi) trentenne da Gassin è arrivata nel 2021 proprio su una terra battuta francese, anche se non prestigiosa come quella del Roland Garros: il Tour si trovava a Lione e Rinderknech rimontò il primo set rocambolescamente perso al tie break. Un evento passato e favorevole che non pare rincuorare il buon Arthur, considerando il post farcito di ironico terrore pubblicato oggi dal giocatore sul proprio profilo X.

    Al secondo turno Jannik troverebbe un altro francese, e qui la questione si farebbe interessante: nella partita ‘subito sotto’ alla sua in tabellone è previsto il derby d’oltralpe tra Terence Atmane e Richard Gasquet, entrambi invitati dagli organizzatori. Come ben sappiamo, il Roland Garros ormai alle porte sarà l’ultimo torneo della carriera di Riccardo, trentotto anni, best ranking alla 7 ATP ottenuto nel luglio del 2007 e sedici tornei vinti in carriera a livello di Tour maggiore. Per Jannik la grande possibilità di rendergli onore sul Philippe Chatrier ma attenzione, le partite vanno giocate e nessuno dia nulla per scontato: qui si fanno ipotesi, si azzardano previsioni, è tutto teorico. Insomma: nessuno ha intenzione di mettere il carro davanti ai buoi.

    Detto che è autorizzato qualsiasi gesto apotropaico privatamente scelto, Sinner ha battuto tre volte su tre Gasquet e su tre superfici diverse: prima sul cemento di Indian Wells nel 2023; poi sull’erba di Halle nella stessa stagione e infine proprio sulla terra del Bois de Boulogne, nel secondo turno dello scorso anno.

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    Sulla carta il terzo round dovrebbe essere più complesso, anche perché si iniziano a incontrare le teste di serie. Nel quartetto che include pure Jiri Lehecka, Jordan Thompson e un qualificato, il favorito per andare ai sedicesimi è Alejandro Davidovich Fokina, ventiseiesimo graduato al via. Nell’unico precedente, giocato sul cemento di Dubai nel 2022, Jannik vinse una complessa partita in tre set.

    A questo punto si entrerebbe nella fase caliente della seconda settimana. Nell’ottavo di Sinner gravitano tra gli altri, in crescente ordine di pericolosità, Nicolas Jarry, Andrey Rublev e soprattutto il rampantissimo padrone di casa Arthur Fils, il ragazzo su cui sono riposte le assillanti speranze dei francesi per riportare sotto l’Arco di Trionfo un titolo di singolare maschile che manca dal 1983.

    I precedenti con Jarry e Rublev sono favorevoli al ragazzo da Sesto Pusteria: con il cileno siamo 2-1, ultimo confronto vinto al primo turno dell’Australian Open andato in archivio lo scorso gennaio, mentre con Andrey lo scontrino è molto più lungo: 6-3 Jannik, con tre scontri diretti sulla terra battuta di cui uno al quarto turno del Roland Garros 2022, l’unico vinto sul mattone tritato da Rublev anche per il ritiro del numero uno del mondo nel terzo set.

    L’unico precedente con Fils è stato vinto da Sinner nel 2023 sotto il tetto dell’Arena Montpellier nel 2023. Arthur avrebbe voluto e potuto prendersi la rivincita un paio di settimane più tardi all’Open 13 di Marsiglia, ma Jannik si ritirò prima di scendere in campo nel secondo turno per via di un’influenza stagionale.

    Prevedere l’avversario di Sinner nei quarti è ancora più complesso, ovviamente. Nel primo spicchio di tabellone c’è Alex De Minaur, protagonista nolente di uno storico nefasto da 0-10 con il tennista azzurro, ma al netto di imprevedibili – ma non impronosticabili – exploit dei teenager Joao Fonseca e Jakub Mensik il favorito per ceto, classifica e stato di forma a guadagnarsi un posto nelle final eight del Rolando è Jack Draper.

    Sinner e Draper hanno un ottimo rapporto, si possono considerare amici, qualche volta si allenano insieme, hanno giocato in coppia il torneo di doppio a Montreal la scorsa estate e ‘si dividono’ i precedenti: Jack vinse in due tie break il primo, disputatosi sull’erba del Queen’s nel 2021 in una delle primissime apparizioni di Jan sui prati. Jannik che ha pareggiato i conti nel corso della vittoriosa campagna newyorchese dello scorso anno, battendo un Draper sorprendentemente arrampicatosi fino alle semifinali.

    Ribadendo che se bastasse un’alta testa di serie per essere sicuri di arrivare in fondo agli Slam sarebbe perfettamente inutile disputare i primi cinque turni, gli atleti più accreditabili per un posto in semifinale insieme a Sinner nella parte alta del draw sono Alexander Zverev e Novak Djokovic. Sascha è il primo giocatore che incontriamo in questo percorso ad essere in vantaggio con Sinner negli scontri diretti: 4-3 per il tedesco, che aveva perso il primo disputatosi proprio al Roland Garros contro un Sinner diciannovenne nell’anomala edizione autunnale del 2020, ma era poi stato capace di vincere consecutivamente i successivi quattro compreso l’unico altro match giocatosi sul mattone tritato, al tie break del terzo set nello splendido quarto di finale a Montecarlo nel 2022.

    Jannik ha però quasi raddrizzato la barca vincendo gli ultimi due clash con il giocatore nato ad Amburgo: prima una lotta furibonda la scorsa estate in semifinale a Cincinnati; poi la celebre finale dell’ultimo Open d’Australia, una sconfitta che Zverev prese decisamente maluccio.

    Con Nole i precedenti sono in parità, quattro vittorie a testa: il ventiquattro volte campione Slam ha vinto i primi tre compreso l’unico su terra, a Montecarlo nel 2021, ma perso quattro degli ultimi cinque scontri diretti, tra i quali figurano la famosa sfida in Davis del 2023 vinta da Sinner annullando tre match point al serbo e la semifinale dell’Open d’Australia di qualche mese dopo.

    E lo ripetiamo ancora una volta: nel tennis può succedere qualunque cosa, specialmente in un Major. Per arrivare in finale bisogna vincere sei partite al meglio dei cinque set e centellinare le energie e battere stanchezza, caldo, freddo, imprevisti, muscoli indolenziti, impegni con la stampa, con gli sponsor, con i fan. Ma nel difficile e anche un po’ sciocco tentativo di prevedere chi dei 128 atleti iscritti al tabellone di singolare maschile si giocherà il titolo in finale, in pochi non punterebbero il dito su Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.

    Della loro giovane rivalità si è già detto e scritto di tutto, e l’ultimo scontro diretto a Roma ha favorito l’occasione per fare un ulteriore riepilogo delle loro vicende in campo. Vincendo la finale agli Internazionali, Carlitos ha aumentato il vantaggio negli scontri diretti, portandosi sull’otto a quattro con quattro vittorie consecutive. Sulla terra siamo due a uno per il fenomeno da El Palmar, che aveva battuto Jannik anche nella splendida semifinale del Roland Garros 2024. Il numero uno del mondo aveva invece vinto la finale a Umago nel 2022 e insomma, a ben guardare il favorito non sarebbe lui, ma ancora: già è difficile prevedere chi si affronterà in un secondo turno. Figuriamoci il vincitore del torneo.

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