Sinner perde nettamente il primo set, poi domina il secondo e si impone al terzo. Domenica andrà in scena la sfida che tutti si attendevano
Jannik Sinner è alla prima semifinale a Roma. Jannik ha annichilito ai quarti Casper Ruud lasciando le briciole al neo campione 1000 di Madrid ed è probabilmente il miglior Sinner della carriera su terra rossa. Tommy Paul, amante di Roma e della Lazio, ha raggiunto già lo scorso anno le semifinali agli IBI dove venne sconfitto da Jarry.
[1] J. Sinner b. [11] T.Paul 1-6 6-0 6-3
L’inizio di partita è molto difficoltoso per l’altoatesino. La potenza dei suoi colpi non scalfisce minimamente Paul che si appoggia molto bene e trova soluzioni efficaci soprattutto con lo slice e con il suo colpo migliore: il rovescio. Sinner non fa vincenti, Paul sbaglia poco e in 18 minuti lo statunitense è avanti 4-0. Risposte vincenti, solidità e voglia di non concedere nulla perché così si deve fare se di fronte si ha il numero 1 del mondo. Se da un lato i meriti di Paul sono importanti, dall’altra Jannik non sembra sentire minimamente la palla. Sul 4-0 sotto compie tre errori non forzati consecutivi che, sicuramente, non sono usuali a casa Sinner. Lo statunitense così avanza 5-0. Nonostante un game vinto per rompere il ghiaccio tra rimbalzi strani, errori grossolani e meriti di Paul al servizio il primo set finisce 6-1 dopo 28 minuti.
Sicuramente un primo set che nessuno avrebbe pronosticato soprattutto dopo la prestazione mostruosa nei quarti di Jannik. Adesso l’italiano deve riuscire a resettare e ripartire
Paul sin dall’inizio ha premuto sull’acceleratore conscio che con il numero 1 del mondo o si parte subito forte oppure probabilmente la partita è già persa. Aggiungiamoci uno Jannik forse un po’ troppo teso e un servizio che non ha minimamente aiutato e il gioco è fatto. Nel primo game del secondo set però la musica già cambia. Sinner è più attivo, brillante e quantomeno è in partita. L’italiano si sblocca andando per la prima volta avanti nel punteggio nella partita sull’1-0. Poi arriva il break, anche grazie a un grossolano doppio fallo di Paul, che fa viaggiare Jannik sul 2-0 e permette a tutti gli spettatori del centrale di iniziare, finalmente, a gioire.
Come un fulmine a ciel sereno, dopo che il tre volte campione slam sembrava essersi messo alle spalle le difficoltà arrivano due palle del controbreak per Tommy. E qui, nel momento del bisogno, dopo che il servizio non aveva dato nulla sino a quel momento, Jannik sferra due ace consecutivi che tagliano le gambe a Paul… l’esito? 3-0 Sinner. Sembrerebbe una partita in discesa ma non lo è, il semifinalista degli AO 2023 è dentro il match e lotta ma è l’altoatesino a comandare quasi sempre gli scambi. Tanto che Sinner trova il doppio break recuperando da 40-0 con 5 punti consecutivi. Ormai non c’è più niente da fare nel secondo set per lo statunitense e il bagel è servito.
Ora che il pareggio è servito la strada sembra in discesa per l’idolo di casa tornato a proprio agio. Sinner anche dal linguaggio del corpo è un altro, ma ricordiamoci che Paul ha i tempi sulla palla per far male
A inizio terzo set Sinner non sbaglia più e Tommy Paul non sa come fare. Il tre volte campione Slam sembra aver messo il pilota automatico e si trova in pochi minuti avanti 1-0 0-30. Nonostante le difese, Paul viene condannato a subire il 2-0 con un altro doppio fallo sanguinoso e un dritto vincente di Sinner a 160 km/h.
Dopo nove game consecutivi per Jannik, lo statunitense si sblocca portandosi sul 3-1. Il lumicino di speranza per Paul di rientrare in partita è più che mai vivo soprattutto perché Sinner da un paio di game si tocca dietro la coscia. L’italiano non comanda più totalmente gli scambi e il tutto affiancato da un servizio meno performante significa controbreak. Nel quinto gioco la qualità degli scambi si abbassa con errori grossolani che arrivano da ambedue le parti. Paul si arrende così alla potenza dei colpi di Jannik che si riprende subito il vantaggio volando 4-2 e servizio.
Adesso con la conquista di questo vantaggio la partita è in discesa. Sinner si spinge 5-2 senza problemi. Nel turno di servizio successivo lo statunitense fronteggia due match point consecutivi ma si salva anche grazie ai consigli del suo angolo. L’epilogo della partita arriva sul 5-3 quando Jannik, dopo qualche indecisione, costringe Paul a due errori filati. Dopo 47 anni gli IBI avranno un finalista italiano.