Francesco Passaro e Luciano Darderi hanno conquistato l’accesso al secondo turno superando rispettivamente Tseng Chun-hsin e Bu Yunchaokete, in due match differenti per andamento ma ugualmente significativi. Tra scambi intensi, variazioni tattiche e un pubblico caloroso, i due italiani hanno mostrato solidità mentale, lanciando segnali positivi in vista delle prossime sfide.
F. Passaro b. [Q] C.H. Tseng 6-0 2-6 6-3
L. Darderi b. Y. Bu 7-6(4) 6-3
Passaro vince tra alti e bassi
Francesco Passaro ha aperto il programma di giornata con una prestazione in chiaroscuro, ma efficace contro Tseng Chun-Hsin. L’inizio è stato travolgente: l’azzurro ha messo a segno un “bagel” (6-0) in appena mezz’ora, dominando con la prima di servizio e costringendo il taiwanese a continui errori.
Ma il secondo set ha raccontato una storia diversa. Tseng ha alzato il ritmo, iniziando a leggere meglio il servizio dell’italiano e a spingere con il rovescio lungo linea, suo colpo migliore. Passaro ha mostrato un leggero calo di concentrazione, pagando dazio con un netto 2-6.
Nel terzo e decisivo parziale, l’umbro ha ritrovato la bussola, tornando aggressivo nei pressi della riga di fondo e spingendo con il dritto sulle seconde palle avversarie. Un break ottenuto nel quarto gioco ha indirizzato il set, chiuso 6-3 con una prestazione matura nei momenti importanti.
“Dovevo essere più continuo, ma sono felice di come ho reagito nel terzo. Giocare qui è sempre emozionante,” ha commentato Passaro al termine del match.
Ad aspettarlo al secondo turno sarà Grigor Dimitrov, che nell’anno scorso si arrese negli ottavi di finale.
Darderi resiste nel primo, e poi chiude con autorità

Luciano Darderi ha invece vissuto un match più lineare, ma comunque ricco di tensione. Contro Bu Yunchaokete, uno degli emergenti del circuito asiatico, l’italiano ha dovuto lottare soprattutto nel primo set, dove entrambi hanno tenuto con autorità i turni di servizio.
Il tie-break è stato il crocevia dell’incontro: Darderi ha saputo essere più incisivo, capitalizzando gli errori dell’avversario e chiudendo 7-5 grazie a un passante di rovescio millimetrico.
Nel secondo set, il 22enne nato in Argentina ma cresciuto tennisticamente in Italia ha alzato ulteriormente il livello, riuscendo a strappare il servizio sul 3-2 e mantenendo il vantaggio fino al 6-3 conclusivo.
“Sono contento del modo in cui ho gestito i momenti delicati, soprattutto nel primo set. La fiducia cresce partita dopo partita,” ha detto Darderi.
La prossima sfida sarà col fresco finalista di Madrid: Jack Draper. Il britannico è in uno stato di forma eccellente. Sulla carta, un ostacolo durissimo per l’azzurro: Draper è potente, solido e in fiducia. Ma con il sostegno del pubblico romano, Darderi potrà giocarsi le sue carte e provare a firmare un’impresa.