Casper Ruud è il primo finalista del Mutua Madrid Open. Cerundolo, a corrente alternata, tira fuori il peggio ogni volta che si trova in vantaggio. Il norvegese lunedì tornerà nella top 10
[14] C. Ruud b. [20] F. Cerundolo 6-4 7-5
Il primo prenotato sul centrale della Caja Magica per la sessione di domenica pomeriggio è Casper Ruud. Il norvegese ha battuto in poco meno di due ore Francisco Cerundolo, che è un buonissimo giocatore completamente sprovvisto di killer instinct, purtroppo per lui.
La prima semifinale del Mutua Madrid Open 2025 ha preso dunque la direzione di Oslo, ma Ruud ha dovuto sfruttare ogni conoscenza maturata in anni di peregrinazioni sui campi in terra battuta di mezzo mondo per venire a capo della faccenda. E cotanto bagaglio non sarebbe probabilmente bastato a sfangarla se non gli fosse pervenuto in più occasioni l’aiuto involontario dell’argentino, il quale è parso spaventato a morte ogniqualvolta gli capitasse di trovarsi in vantaggio.
Ruud ha presto capito che il pomeriggio di lavoro sarebbe stato intenso: nel primo game dell’incontro, l’ex numero due del mondo ha dovuto annullare quattro palle break e nel gioco successivo, sul 30-0 per lui, Casper ha chiamato il fisioterapista. Nel successivo cambio campo il professionista è in effetti intervenuto per trattare il norvegese, massaggiando a lungo il di lui gran dorsale. Poco dopo Ruud ha perso il servizio, facendo pensare a molti che suo il ritiro a quel punto sarebbe potuta essere un’opzione.
Evidentemente scaldatosi, il tre volte finalista Slam non ha più dato segni tangibili di sofferenza fisica, ma a livello tecnico qualche problemuccio si è fatto notare: Cerundolo tirava notevolmente più forte mettendolo in difficoltà soprattutto dalla parte del rovescio, e allora abbiamo potuto spesse volte ammirare un’inedita versione ultra-offensiva del giocatore nato a Oslo, deciso ad accorciare gli scambi e autore nel corso dell’incontro di una manciata di volée anche molto spettacolari.
Cerundolo è tuttavia riuscito a prendersi svariate volte un vantaggio nel corso della partita, bastonando da fondo. I problemi, come detto, sono sempre cominciati al momento di stringere. Dal 3-2 in suo favore, per esempio, Francisco ha subito un parziale di quattro giochi a uno pasticciando alquanto con ambedue i fondamentali, e ha ceduto il primo set trovandosi con un pugno di mosche in mano dopo 45 minuti.
La seconda frazione è stata l’emblema dell’eccessiva prodigalità che per tutto il pomeriggio ha afflitto l’argentino: il giocatore da Baires ha sprecato per due volte un break di vantaggio e convertito appena due palle break sulle tredici avute a disposizione (tre su diciotto in tutto il match), ivi comprese le sette sprecate in un quinto game da quattordici minuti e venti punti, ovviamente perso. Il povero Francisco, che dovrà rinviare l’appuntamento con la prima finale “Mille” della carriera, ha finito per perdere in volata il secondo set, ma non era necessario saper leggere i fondi di caffè per prevederlo, visto l’andazzo del match. Il ragazzo gioca un ottimo tennis e i risultati raccolti ultimamente lo dimostrano, avrà tempo per rifarsi, ma dovrà imparare a giocare bene anche quando le cose si mettono bene: vedi, i paradossi dello sport con la racchetta?
Ruud ha vinto perché ha saputo stare meglio in campo, ha ragionato accettando di snaturarsi quando non ha intravisto altre vie per tirarsi fuori dal pantano e insomma, è stato più freddo. Casper giocherà domenica contro Musetti o Draper la terza finale in un Masters 1000 della carriera e cercherà la prima vittoria nella categoria. Intanto, un souvenir da Madrid è già certo di portarlo a casa, visto che lunedì prossimo tornerà nella top 10. Il “live ranking” al momento lo vede al decimo posto, ma se vincerà il torneo Ruud potrà spingersi fino all’ottavo, superando Rune e Lorenzo Musetti, che farà il suo debutto proprio lunedì nel gotha del tennis mondiale.