La leader del circuito, sempre più convincente, batte Blinkova e trova Mertens. Sorprendente KO per la campionessa olimpica. Avanti facile Kasatkina, Alexandrova e Svitolina. Badosa dà forfait
Aryna Sabalenka avrebbe l’intenzione di poiazzare il tris nella città che l’ha già vista campionessa nel 2021 e nel 2023, e i presupposti ci sarebbero tutti. L’altitudine della Meseta, 650 metri sul livello del mare, fa viaggiare la palla, rendendo meno problematico l’adattamento alle condizioni pù lente imposte dal mattone tritato. Aryna, forse rasserenata dal vantaggio su Iga Swiatek nel ranking WTA ormai ammontante a più di 3000 punti oltre a quello accumulato su Madison Keys nella race di circa 800, sta provando a modellare i propri schemi in modo da poterli rendere efficaci anche on clay, e si vede.
La numero uno ha chiuso il primo game del proprio match di secondo turno contro Anna Blinkova con un morbido drop di dritto, soluzione replicata anche per portare a casa il secondo. Il gioco del 5-0, Aryna l’ha rifinito con un serve and volley inopinato e insomma, se il processo evolutivo la porterà a far coesistere il fioretto con il tradizionale cannone, per la concorrenza i dolori saranno ancora più acuti. “Forse qui sulla terra mi è più facile variare, perché ho più tempo per preparare i colpi,” ha detto Sabalenka davanti ai microfoni mercoledì nella conferenza stampa pre-torneo, subito prima di contraddirsi, in qualche modo: “Allo stesso tempo è più difficile, perché più tempo significa più opzioni e più possibilità di fare la scelta sbagliata“.
Sia come sia, la bielorussa sta provando a migliorarsi, il che, considerato il dominio esercitato sulle colleghe applicando semplicemente i classici della casa, è già encomiabile di per sé. Nell’esordio madrileno Sabalenka è volata sul 5-0 in un amen prima di concedersi un momento di relax, che per poco non ha consentito all’avversaria di giornata di rientrare completamente: sul 5-3, la numero uno ha infatti dovuto cancellare tre palle break prima di chiudere il parziale con un sospiro di sollievo. Nel secondo, la tre volte campionessa Slam ha messo il break nel primo gioco, ed è veleggiata tranquilla fino al decimo quando, al servizio per chiudere la contesa, e poco prima di riuscirci, ha concesso l’unica palla del controbreak alla qualificata russa.
Il prossimo ostacolo per Sabalenka si chiama Elise Mertens: la fiamminga ha battuto con un doppio 6-3 Camila Osorio.
La grande sorpresa di giornata è stata l’uscita di scena di Qinwen Zheng, la cinese campionessa Olimpica di Parigi 2024 sulla terra battuta del Roland Garros. Zheng è stata sconfitta con un 6-4 periodico da Anastasia Potapova, che aveva battuto in tre dei quattro precedenti andati in onda prima di oggi. La ventiquattrenne di Saratov, che la scorsa settimana a Stoccarda si era ritirata prima di giocare il suo match di secondo turno con Sabalenka, ha così messo fine a una tristanzuola striscia di otto sconfitte consecutive contro colleghe top ten. Al prossimo turno, Potapova sfiderà Sofia Kenin, la quale ha battuto in due la neozelandese Lulu Sun.
Negli altri incontri, vittorie in due per Daria Kasatkina, Elina Svitolina ed Ekaterina Alexandrova rispettivamente contro Alycia Parks, Sonay Kartal e Olga Danilovic, stremata dopo la finale di Rouen e la vittoria al primo round qui contro Vika Azarenka. Faranno invece presto il check-out dall’hotel Ons Jabeur, battuta dalla giapponese Uchijima, ed Emma Raducanu, KO contro Marta Kostyuk.
Meno di un’ora prima dell’esordio previsto nella mattinata di oggi è arrivato il forfait di Paula Badosa. La numero uno spagnola, ovviamente attesissima dal pubblico di casa, attraverso un comunicato sui propri canali social ha fatto sapere di non aver ancora superato i problemi alla schiena che da qualche tempo la attanagliano. Al terzo round contro Marta Kostyuk giocherà dunque Veronika Kudermetova.