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    I Gladiatori di Roma – Federico Cinà, il talento che nasce da lontano

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    TennisTalker e Claudio Pistolesi raccontano il giovane azzurro che ha già il fuoco dentro e il tennis nel sangue

    Prosegue il viaggio di TennisTalker con Claudio Pistolesi alla scoperta dei protagonisti italiani in corsa per gli Internazionali BNL d’Italia. Questa volta, i riflettori della rubrica I Gladiatori di Roma si posano su un nome sempre più caldo del panorama azzurro: Federico Cinà, classe 2007, talento purissimo, e proprio ieri vincitore del primo turno a Madrid, nel tabellone principale di un Master 1000, grazie a una wild card che gli è stata assegnata, così come per Roma.

    Federico non è soltanto una promessa: è un ragazzo cresciuto a pane e tennis. Suo padre, Francesco Cinà, è noto per essere stato il mentore di Roberta Vinci, con cui raggiunse l’apice della carriera. “Lo conosco da quando era giovanissimo a Palermo,” racconta Pistolesi. “Un uomo equilibrato, saggio, e adesso sta dimostrando la stessa intelligenza anche nella gestione del figlio.”

    Ma non finisce qui. Anche la madre, Susanna Attili, romana e ottima tennista, ha giocato al Parioli, proprio come Pistolesi. “Federico è cresciuto in mezzo al tennis di altissimo livello, con due genitori che hanno saputo non bruciare i tempi, senza creare aspettative inutili. Un capolavoro.”

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    Federico, soprannominato “Pallino”, ha vissuto i tornei fin da piccolo, respirando l’aria del circuito ATP quasi per osmosi. E oggi è uno dei giovani più interessanti al mondo.

    Papà e coach: una sfida doppia

    Il binomio padre-allenatore non è mai semplice. “Ci vuole una sensibilità fuori dal comune per saper bilanciare affetto e professionalità,” spiega Pistolesi. “Ma Francesco lo sta facendo benissimo. L’ha già dimostrato con Roberta, e ora lo sta replicando con Federico.”

    Un gioco che ricorda… Sinner!

    Dal punto di vista tecnico, Federico impressiona. “Non voglio scomodare Sinner… ma mi viene proprio in mente lui quando lo vedo giocare,” afferma Pistolesi. “Dritto e rovescio devastanti, colpi esplosivi da entrambi i lati. Deve lavorare sul servizio e sulla transizione a rete, ma la base è solidissima. E ha una tipologia di gioco molto, molto simile a quella del numero uno al mondo.”

    Le Wild Card? Una sfida e una responsabilità

    Inizialmente, l’idea delle wild card a Miami e Madrid poteva sembrare affrettata. Ma Federico ha smentito i dubbi: ha battuto Francisco Comesana (numero 67 del mondo) a Miami e ieri ha vinto anche a Madrid contro Wong. La scelta si è rivelata azzeccata. Dietro c’è l’occhio esperto dell’agenzia IMG, che organizza proprio i tornei in cui è stato invitato. Già lo scorso anno volevano offrirgli una wild card, ma il suo team rifiutò per evitare salti prematuri. “Scelta saggia. E questa gestione continua a dimostrarsi impeccabile.”

    Federico, che ha compiuto 18 anni da pochi giorni, non è stato numero uno del mondo da junior, e questo – paradossalmente – è un vantaggio. Pistolesi fa un paragone per spiegare il concetto: “Pensiamo a Quinzi e Berrettini. Il primo era il predestinato, vincitore di Wimbledon junior, sulle copertine di tutte le riviste. Ma quell’enorme aspettativa lo ha schiacciato. Berrettini invece cresceva lontano dai riflettori, faceva lo sparring di Federer al Foro Italico… e tre anni dopo era negli ottavi a Wimbledon.”

    Ambizione sì, aspettative no

    Essere stato fuori dai riflettori ha aiutato Cinà. Nessuno lo ha presentato come il nuovo idolo, e questo ha evitato pressioni inutili. La parola chiave è consapevolezza. Federico ha una forza incredibile, ma sa di dover crescere passo dopo passo.”

    Ora le wild card sono diventate una responsabilità. “Sono un premio, ma anche una sfida. Quando ti danno fiducia a quei livelli, devi essere pronto. E Cinà sembra esserlo. Si sta gestendo bene, il suo team lo sta gestendo bene. Ha tutto per arrivare molto, molto in alto.

    Niente numeri, nessuna etichetta. Solo un potenziale enorme e una crescita che profuma di futuro.
    Con il Foro Italico pronto ad accoglierlo tra i gladiatori, Federico Cinà è il nome da tenere d’occhio.

    I gladiatori di Roma: i tennisti azzurri impegnati al Foro Italico negli Internazionali BNL d'Italia 2025
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