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    Il ritorno di Hyeon Chung: il coreano fa sognare i fan

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    Hyeon Chung, talento precoce, perso per i vari infortuni, sta tornando?

    Hyeon Chung, ex numero 19 del mondo, è tornato a vincere più di un torneo all’età di 28 anni. Il tennista sudcoreano classe 1996 è il primo ad aver vinto le Next Gen ATP Finals, prima edizione di questa competizione a cui parteciparono anche Shapovalov, Medvedev, Rublev, Coric, Quinzi e Donaldson e la maggior parte di questi è entrato in top 20, due di questi addirittura in top 10. Tornando a parlare del sudcoreano: è stato il primo del suo paese ad aver raggiunto una semifinale Slam nella storia, negli Australian Open 2018, dove arriva la vittoria contro Novak Djokovic; in carriera vanta 9 titoli Challenger, una medaglia d’oro nei Giochi Asiatici in doppio e due medaglie d’oro, una per disciplina, alle Universiadi nel 2015. A livello junior raggiunge il 7° posto nel ranking mondiale, perdendo la finale di Wimbledon junior proprio contro Gianluigi Quinzi nel 2013.

    Ne avevamo già parlato a inizio anno, ma ora sembrerebbe stia prendendo continuità, sebbene stia ancora giocando tornei nel circuito ITF. Da inizio anno fino ad ora è a quota cinque tornei giocati:

    • due tornei vinti: il 25.000$ di Bali e il 15.000$ di Tokyo
    • un secondo posto al 25.000$ di Luan, contro il britannico Crawford
    • una semifinale al 25.000$ di Burnie, persa contro Omar Jasika, giocatore da top 250
    • un primo turno contro il neozelandese Ajeet Rai al 25.000$ di Launcestone

    Ha appena iniziato il sesto torneo, in Giappone a Tsukuba, e vuole continuare a vincere. Ha dimostrato di essere tornato carico; certo è che il tennis ha subito in poco tempo grossi cambiamenti da quando lui raggiunse la sua miglior classifica, dal punto di vista fisico e tecnico-tattico sono subentrati tanti fattori, però sarebbe bello rivedere questo talento non del tutto bruciato sui grandi palcoscenici del circuito ATP.

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    I fan iniziano a sognare dopo questa serie di vittorie e di risultati positivi, cche fanno ben sperare il suo ritorno ad alti livelli, bisogna solo concedergli del tempo, tanto tempo, perché il rischio di subire problemi fisici c’è indubbiamente. Ora sta alla sua attenzione e al temporeggiare per essere certi che possa brillare come prima.

    Gli infortuni:

    Andiamo a vedere cosa lo ha fermato per tutto questo tempo: il primo vero infortunio arriva poco dopo gli Australian Open, con uno stop di circa 6 mesi; riesce a tornare in campo fino all’inizio del 2020, dove viene costretto ad un altro stop per via di una tendinite alla mano destra. Rientra poi a marzo, quando però tutto viene bloccato per la questione COVID: deve quindi ritornare a giocare solo ad agosto e l’unico match vinto risulta essere la prima partita di qualificazioni per il Roland Garros.

    Nel gennaio del 2021 decide di sottoporsi ad un intervento alla schiena che gli costerà l’interruzione momentanea della sua carriera. Ad agosto 2022 annuncia il suo rientro ufficiale, dopo aver fatto per lungo tempo tanta riabilitazione e a settembre ritorna in campo, giocando il doppio con il connazionale Soon-Woo Kwon all’ATP 250 Korea Open e si fermano al terzo set della semifinale contro il brasiliano Nicolas Barrientos e il messicano Miguel Angel Reyes Varela.

    Il primo match di singolo torna nel 2023, più precisamente ad aprile, in due mesi partecipa sei tornei, vincendo un solo match; successivamente si ferma per un altro infortunio durante il primo turno di qualificazioni di Wimbledon, contro il bulgaro Dimitar Kuzmanov, e ciò determina un altro lungo periodo di fermo.

    Il 2024 è un anno importante, perché dopo operazioni, riabilitazioni, momenti travagliati, ricadute e le varie pause, annuncia un’altra volta il ritorno all’allenamento, tentando di rientrare in gara nel corso dell’anno. Molto cautamente ci riesce e ora è tornato anche a vincere; speriamo che riesca a mantenere ed accrescere il suo stato di forma fisica, perché i giocatori di talento come lui meritano di poter giocare a livelli eccezionali.

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