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    ATP Miami: stelle cadenti, fuori anche Draper, Rublev e Rune. Fonseca OK

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    Continuano a fare cilecca i favoriti della vigilia. Il campione di Indian Wells battuto in due tie break da Mensik, il russo sorpreso da Bergs, Holger travolto dal cannone di Opelka

    Non è un torneo per superstar. O meglio, non per tutte. Dopo le inopinate e precoci uscite di scena di Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev, ieri hanno abbandonato la Florida anche gli ultimi due semifinalisti di Indian Wells ancora in vita, Jack Draper e Holger Rune.

    Draper, deflagrato nel deserto della California dove ha vinto il primo “1000” della carriera con conseguenziale ingresso nella top 10, si è visto sbarrare la strada da una versione superdeluxe di Jakub Mensik. Il diciannovenne boemo, che non vinceva due partite in fila dall’ultimo Australian Open, ha pescato una prestazione mostruosa al servizio, particolarmente incisivo nei momenti caldi o caldissimi della partita. Mensik ha concesso appena due palle break nell’intero incontro: quella nel gioco inaugurale, convertita da Draper per partire con la testa avanti, e un’altra nel quarto game del secondo, cancellata.

    Per il resto, Jakub è stato inattaccabile. Recuperato la svantaggio nel sesto gioco, il tennista ceco ha martellato senza dare segni di sofferenza, mentre Draper ha sempre più dovuto sudare i propri turni in battuta. Alla fine il match si è deciso in due tie break, esemplari specchi di quanto stava succedendo in campo: Mensik non ha lasciato sul tavolo nemmeno un minibreak, e ha sparato quattro dei suoi ventuno ace complessivi nel solo gioco decisivo della prima frazione.

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    Il colpo più importante per me oggi è stato ovviamente il servizio,” ha detto Mensik, anche 37 vincenti. “Sono stato solido soprattutto nei momenti in bilico e sono molto contento di essere riuscito a mantenere la concentrazione necessaria fino alla fine“. Un dato, statisticamente ancora scarno, ma che può essere interessante, riguarda gli incroci con i top 10 affrontati sinora: con sei vittorie e cinque sconfitte Mensik è solo uno dei quattro giocatori in attività a vantare un bilancio positivo contro i colleghi appartenenti al gotha della racchetta. Gli altri tre sono Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e Novak Djokovic, non una cattiva compagnia. Al terzo round Jakub affronterà Roman Safiullin, che ha sconfitto Alexei Popyrin al termine di una lotta furibonda da due ore e mezza.

    GLI ALTRI MATCH – Ventuno ace Mensik, ventuno ace Opelka. Il bombardiere USA ha rimontato il finalista di Indian Wells Holger Rune e giocherà il terzo turno in un Masters 1000 per la prima volta dal 2022. Reilly, quest’anno già finalista a Brisbane, potrà aspirare a un risultato ancora migliore per mettersi definitivamente alle spalle un triennio complicato, ma Tomas Machac, che ha battuto Arnaldi, non sarà un ostacolo banale.

    Sorpreso da Zizou Bergs il sempre insondabile Andrey Rublev, il quale, dopo il successo a Doha, sembrava aver rimesso insieme i puzzle del proprio gioco. La campagna del Sunshine Double 2025 si è invece chiusa per il russo con un desolante bilancio di zero vittorie e due sconfitte al secondo turno, ma solo perché al primo ha potuto godere del lasciapassare. Arriveranno tempi migliori, certo non più stabili. Bergs, che migliorerà ancora il proprio best ranking e romperà il muro della Top 50, sarà il prossimo avversario di Matteo Berrettini.

    E allora, tra tante stelle consolidate, l’unica affidabile è quella più giovane di tutte. Joao Fonseca, sempre seguito per tutta la Florida meridionale da un rumorosissimo stuolo di entusiastas brasiliani, ha battuto in un’ora e dodici minuti la diciannovesima testa di serie Ugo Humbert, facendo apparire quest’ultimo il teenager spaurito di turno. Fatto il break nel primo game del match, Joao non si è più guardato indietro, fino a diventare il giocatore con i documenti più verdi a raggiungere il terzo round in un “1000” da quando l’impresa riuscì a Carlos Alcaraz a Parigi Bercy nel 2021.

    Ho iniziato il match molto rilassato,” ha detto Fonseca al termine della partita. “Di solito i giocatori mancini tendono a incrociare spesso il dritto per pungermi sul lato sinistro, ma mi pare che il mio rovescio oggi abbia funzionato piuttosto bene“. L’highlight in calce a questa cronaca tende a confermare la supposizione. Il prossimo avversario del fenomeno brasiliano sarà uno dei pochissimi top 10 sopravvissuti alle esecuzioni di questi giorni, Alex De Minaur, il quale ha sconfitto in due il cinese Yunchaokete Bu.

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