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    ATP Rio de Janeiro: niente derby argentino, in finale Baez e Muller

    Si sono concluse ieri in serata le semifinali all’Atp 500 di Rio de Janeiro. I risultati hanno visto imporsi in partite finite al terzo set il francese Muller e l’argentino Sebastian Baez

    [5] S. Baez b. [LL] C. Ugo Carabelli 3-6 6-1 6-1

    La sfida tra i due connazionali (come anticipato ieri) aveva i prodromi di un match già visto. I due si sono affrontati diverse volte a livello Challenger e una volta a livello ATP (la scorsa settimana a Buenos Aires): eccezion fatta per la prima sfida in assoluto, ha sempre vinto Baez. Con la vittoria nella semifinale di Rio possiamo dichiarare che Sebastian Baez è una vera bestia nera per Carabelli.

    Il primo set parte male al servizio per tutt’e due i giocatori che si fanno break a vicenda nel primo gioco. Nei game successivi però Carabelli sembra più concentrato, più dentro il match di Baez. Infatti non concederà alcuna palla break ulteriore, mentre Baez lo farà ad ogni game sino a quello decisivo sul 3-2, dove il numero 91 del mondo fa break. Dopo questa incursione Ugo chiuderà senza grandi tumulti 6-3 in 41 minuti.

    Dal 72% di percentuale di prime palle in campo Baez ha ricavato solamente il 43%, ciò che gli sta mancando maggiormente è il servizio…

    Nonostante questo ottimo primo set, nel secondo e nel terzo le 60 posizioni di differenza nel ranking tra i due iniziano a farsi notare. Baez, più attento al servizio e in generale molto furbo nel cercare di muovere l’avversario in tutte le zone del campo, non lascia scampo al lucky loser. Il detentore del titolo vince cinque game di fila nel secondo set e quattro nel terzo chiudendoli rispettivamente in 29 e 36 minuti.

    Adesso Baez potrà difendere in finale la vittoria dello scorso anno, nonché i 500 punti che gli permettono di essere numero 31 del mondo. Carabelli, dal canto suo, ha probabilmente giocato la miglior settimana della vita, durante la quale ha guadagnato la prima semifinale ATP in carriera per giunta da lucky loser, giocando un buon tennis. Ora affronterà al primo turno dell’Atp Santiago de Chile il giocatore di casa Jarry.

    A.Muller b. F.Comesana 7-5 6-7(3) 6-3

    Nella sfida sicuramente più intrigante di giornata, il francese Muller si è imposto su Comesana. La partita comincia subito scoppiettante: Muller cerca di accorciare gli scambi con palle corte e chiudere a rete il punto mentre, l’argentino cerca di allungare ogni scambio, da buon terraiolo, portando il francese all’esasperazione. Sul 2-2 però Comesana compie due errori grossolani con il dritto che consentono a Muller di portarsi avanti 3-2. Al turno di servizio successivo, nonostante un paio di vincenti veramente pregevoli, il francese si fa però strappare a sua volta la battuta. E la stessa cosa succede al game successivo: insomma 3 break consecutivi di cui 2 in favore del francese dal 2-2 al 4-3. È una fase molto confusionaria della partita da cui è il francese a riuscire a emergere. Comesana costruisce bene il punto, ma poi prontamente sbaglia al momento della chiusura, mentre Alexandre è maggiormente pratico. Dopo una coppia di game più “normali”, sul 4-5 l’argentino annulla due set point per poi pareggiare i conti sul 5-5. Dopo aver sofferto così tanto per raggiungere il francese, Comesana si fa breakare un’altra volta e perde 7-5 in un’ora esatta di gioco.

    Una semifinale lunga, combattuta e faticosa. Baez, che aspetta il vincitore, gongola e si appresta a prepararsi al meglio

    Anche nel secondo set gli scambi sono lunghissimi. Il canovaccio della gara è sempre il medesimo: Comesana che allunga gli scambi con colpi profondi e Muller che alla decima/quindicesima palla lo chiama a rete. Nel secondo però, a differenza del primo set, l’argentino inizia a chiudere maggiormente i punti a rete. In effetti, già alla fine del primo parziale, Comesana sembrava aver invertito la rotta del match (eccezion fatta per quel dolorosissimo break subito sul 5-5). L’argentino va avanti, si fa recuperare e la partita volge al tie break. Qui Francisco parte fortissimo andando avanti 4-0, e il francese non lo recupera più. La grinta e il temperamento dell’argentino su ogni scambio si nota anche quando, in una delle numerose volte in cui Muller sale a rete, travolge rovinosamente il net.

    Anche il terzo set è combattutissimo. I giocatori fronteggiano e annullano regolarmente break point sul proprio servizio. Nonostante ciò, la velocità e l’energia di Comesana nel terzo scende. E come spesso accade nei match molto combattuti, il giocatore tecnicamente più forte alla lunga emerge. È questo il caso di Muller, che continua imperterrito a chiamare Comesana a rete e la tattica paga senza dubbio (anche soltanto per il fatto che dopo 2 ore e 30 a fare in su e giù, la stanchezza si fa sentire per tutti). Sul 3-4 Muller fa il decisivo e ultimo break e vince con il 6-3 finale una partita epica che ha sfiorato il muro delle 3 ore.

    Comesana può ritenersi super soddisfatto della settimana a Rio. Dopo aver battuto Zverev ai quarti, il tennista sudamericano ha dimostrato che sulla terra rossa può essere un’insidia per tutti. Ora il grande step sarà dimostrarlo anche nei tornei europei di primavera e anche al Roland Garros.

    E il doppio?

    Per la gioia del pubblico di casa, il torneo di doppio ha visto trionfare la coppia brasiliana Matos/Melo (che ha sconfitto al super tie break in semi Darderi/Navone). I brasiliani hanno vinto una partita circondati dall’entusiasmo e dal tifo degli spettatori contro gli spagnoli Martinez/Munar.

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