Si sono conclusi nella giornata di ieri i quarti di finale all’ATP 500 di Rio. Il numero 1 del tabellone Alexander Zverev è uscito contro Comesana, che avrà Muller. L’altra semifinale sarà il derby argentino tra Baez e Carabelli
F. Comesana b. [1] A. Zverev 4-6 6-3 6-4
Come settimana scorsa a Buenos Aires, Zverev perde ai quarti di finale una partita che era per 2/3 vinta. Parte fortissimo il tedesco con il break in apertura, poi si fa recuperare sul 2-2 ma più che per meriti di Comesana per un paio di suoi errori grossolani. Il match prosegue con il tedesco che dalle retrovie trova traiettorie insidiose e l’argentino che comunque, nonostante il livello tecnico più basso, non molla, corre e lotta su ogni palla rendendo difficoltoso per Zverev chiudere i 15. Dopo averne annullata una e averne avute tre a favore, Zverev vince una palla break sul 3-3 e conduce senza grandi problemi al 6-4 finale.
I dati sul servizio nel primo set sono incoraggianti per il tedesco che ha il 71% delle prime in campo e il 73% dei punti vinti con la prima di servizio
Il secondo set è molto combattuto. Vedendo che, con lo scambio da fondo, le cose generalmente si mettevano male, Comesana intelligentemente inizia ad usare un’arma che lo condurrà alla vittoria: la palla corta. Con Zverev che per suo stile di gioco parte molto lontano dalla riga di fondo per poi via via, colpo dopo colpo risalire il campo, l’idea di effettuare una palla che strozzi sul nascere questa tattica è molto furba. Comesana lo fa molto bene trovando spesso anche vincenti direttamente con il drop-shot (che tra l’altro sulla terra è un’arma potentissima). Così, in mezzo a tanti scambi lunghi e combattuti, emerge l’argentino che fa break sul 3-2 e chiuderà 6-3.
Psicodramma Zverev nel terzo
Va bene tutto, vanno bene le palle corte di Comesana ma la qualità tecnico-tattica di Zverev è superiore. Lo si nota soprattutto a inizio terzo set, quando le cose iniziano a contare. L’argentino è timoroso, sente che può provare a vincere e parte male nel terzo set: perde subito il servizio, sbaglia tanto. Sbaglia soprattutto quando Zverev, tesse con pazienza le fila della ragnatela, con scambi fatti di colpi profondi e lenti che mandano il sudamericano fuori giri. Poi sul 4-1, cambia completamente la partita. La tensione, la paura di vincere di Comesana svanisce e inizia a giocare tutti i punti come se fossero l’ultimo. L’argentino è una scheggia impazzita, arriva ovunque, spingendo molto la palla e mettendo in difficoltà Zverev. Quando la partita sembra indirizzata in una direzione, non è sempre banale farla andare nella direzione che sembra aver intrapreso (soprattutto nel tennis). È qui che pecca Zverev, che sul 4-1 avanti doveva sedare immediatamente ogni tentativo di rimonta (nonostante per carità gli inconfutabili meriti) dell’argentino. Zverev subisce, la percentuale di prime crolla al 50% e addirittura vince il 46% dei punti. Dall’altra parte della rete Comesana esulta, gioca bene, vince cinque game consecutivi e chiude per 6-4 dopo 2 ore e 32 minuti totali.
“Esulta” anche Sinner per questo risultato inaspettato
Anche il nostro Jannik Sinner sarà sicuramente felice per l’argentino (alla sua prima semifinale nel tour) ma soprattutto, la sua felicità deriva dalla certezza di essere numero 1 del ranking almeno fino all’Atp 1000 di MonteCarlo. Nonostante la squalifica di tre mesi, Jannik è ben saldo al primo posto. Il sogno ovviamente è quello di un rientro in grande stile (magari vincente) a Roma, dove la vittoria italiana manca dal 1976 con Adriano Panatta.
Gli altri risultati di Rio:
- A. Muller b. [4] F. Cerundolo 7-5 6-1
- [5] S.Baez b. C.H.Tseng 6-4 6-1
- C. Ugo Carabelli b. J. Faria 7-6(5) 6-4
Comesana incontrerà in semifinale Alexandre Muller. il francese ha sconfitto, anche qui inaspettatamente, Cerundolo vincendo il primo set in rimonta e senza concedere niente nel secondo all’argentino. Cerundolo veniva dalla finale di Buenos Aires e dalla vittoria in tre set combattuti contro Darderi. Sicuramente la stanchezza ha influito sul risultato. Sarà la prima sfida in assoluto tra Comesana e Muller.
L’altra semifinale è il derby argentino (che potrebbe esserci anche in finale qualora Comesana vincesse) tra Baez e Carabelli. Sebastian Baez ha sconfitto senza problemi in due set il taiwanese Tseng, che aveva buttato fuori l’ultimo brasiliano rimasto in tabellone, Monteiro. Nell’altro quarto di finale Ugo Carabelli ha sconfitto in un match combattuto il portoghese Faria (entrato al posto dell’italiano infortunato Musetti). I due argentini si sono affrontati diverse volte a livello Challenger e una volta a livello ATP (la scorsa settimana a Buenos Aires): eccezion fatta per la prima sfida in assoluto, ha sempre vinto Baez.
Capitolo doppio: fuori Darderi contro la coppia brasiliana Matos/Melo
R.Matos/M.Melo b. L.Darderi/M.Navone 6-7(3) 6-3 10-5
L’unica nota lieta della settimana brasiliana per il tennis italiano è stata la semifinale raggiunta da Darderi e Navone nel torneo di doppio. Nonostante siano prettamente due singolaristi hanno raggiunto agilmente la semi, dove sono stati però battuti dalla coppia di casa formata da Matos/Melo al super tie break.
La finale sarà contro Pedro Martinez e Jaume Munar che hanno sconfitto i numeri 1 del tabellone Gonzalez/Molteni con un doppio 6-4.