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    Roma sogna di ospitare il quinto Slam

    Un’offerta per Madrid e tre nuovi campi al Foro Italico?

    Il sogno di trasformare gli Internazionali d’Italia in un quinto Slam non è mai stato un segreto per Angelo Binaghi. Da tempo, il presidente della FITP coltiva l’ambizione di portare il torneo romano ad un livello ancora superiore, sfidando il dominio esclusivo dei quattro Major.

    Già nel novembre 2023, In un’intervista a Repubblica, il presidente della Fitp aveva lanciato un’idea ambiziosa: “Roma può. Ed è un dovere aprire questa partita, di fronte a un monopolio scandaloso. In quale altro sport esistono quattro monopolisti con diritto intoccabile da cent’anni? Questo ha creato grande distorsione nel tennis – aveva spiegato – oggi è il momento buono per cambiare qualcosa. Nel tennis si interviene sui calendari, su tutto: è irragionevole questa rendita di posizione immutabile. Credo sia giusto dirlo e combattere per questo”.

    E ancora, lo scorso aprile in occasione della conferenza stampa di presentazione degli Internazionali di Tennis 2024: “Per chi l’ha vissuta, è più difficile la strada che ci ha portato da una manifestazione fallita a un torneo con upgrade, rispetto a quella che ci separa da un monopolio dei quattro slam che non durerà sempre”.

    Un’idea che oggi, come riportato da La Stampa sembra avvicinarsi alla realtà grazie a una strategia su due fronti: economico e infrastrutturale.

    Un’offerta da 550 milioni per la licenza di Madrid

    L’indiscrezione lanciata da La Stampa e firmata da Stefano Semeraro ha fatto rumore: la FITP avrebbe avanzato una proposta da 550 milioni di dollari per acquistare la licenza del Masters 1000 di Madrid, attualmente di proprietà di IMG, che si disputa esattamente la settimana antecedente l’inizio del torneo di Roma.

    L’offerta della FITP si inserisce quindi in questo contesto, con l’obiettivo di ottenere una finestra di calendario più ampia e aumentare il peso del torneo capitolino nel circuito ATP e WTA.

    Per ottenere il riconoscimento ufficiale di “quinto Slam”, sarebbe però necessario il via libera del Grand Slam Committee, l’organismo che riunisce i quattro Major. Un’impresa non semplice, ma Binaghi non ha mai nascosto la sua volontà di sfidare l’attuale assetto.

    Tre nuovi campi per il Foro Italico

    Parallelamente all’offerta economica, la Federazione sta lavorando su un ampliamento strutturale del Foro Italico, necessario per sostenere la crescita del torneo. Come rivelato da Riccardo Bisti su Tennis Magazine, il progetto prevede la costruzione di tre nuovi campi nello Stadio dei Marmi “Pietro Mennea”, tra cui il secondo impianto per importanza dopo il centrale.

    Il campo principale di questa espansione sarà la SuperTennis Arena, con una capienza di circa 6.500 posti, affiancata da due campi minori da 700 posti ciascuno. Questa scelta rappresenta una vera rivoluzione per il torneo, spostando parte dell’azione fuori dall’area principale del Foro Italico e ridefinendo la distribuzione del pubblico.

    Un sogno realizzabile?

    Il progetto è ormai in gioco, ma il percorso non è privo di ostacoli. Binaghi, però, non sembra intenzionato a fermarsi. “Roma può“, aveva detto con convinzione a Repubblica, e la FITP è pronta a giocarsi le sue carte. Resta da vedere se Madrid accetterà l’offerta e se il mondo del tennis sarà pronto ad accogliere il quinto Slam.

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