Con la sconfitta di oggi contro Altmaier all’ATP 250 di Marsiglia, salgono a tre le sconfitte consecutive ATP del tennista di Pesaro
Il giovane tennista italiano sta facendo fatica ad inserirsi nel tennis dei grandi. Dopo la clamorosa cavalcata interrotta agli ottavi dello scorso anno ad Indian Wells dove riuscì a battere con un tennis stratosferico persino Novak Djokovic, l’italiano non si è purtroppo confermato durante il 2024.
Dopo quelle vittorie si preannunciava una sua permanenza ai vertici del tennis italiano che lo avrebbe potuto anche portare a contendere un posto nella squadra di Davis. Ma Luca, durante la stagione 2024, è entrato in un vortice negativo dal quale non riesce ad uscire. Tre sconfitte al primo turno in tutti e tre gli slam e solamente due vittorie ATP: a ‘s-Hertogenbosch e a Roma, rispettivamente contro Goffin e proprio contro Altmaier che lo ha sconfitto ieri a Marsiglia.
In questo 2025 l’unica vittoria (eccezion fatta per i turni di qualificazione) è arrivata al primo turno dell’ATP di Auckland nel derby con Flavio Cobolli. Anche se, forse, parlare di vittoria risulta un po’ eccessivo in quanto dopo un primo set perso malamente, il romano si è ritirato per un problema alla coscia sull’1-1.
Dopo questo “successo” Luca è incappato in una serie di sconfitte veramente dolorose. Proprio al secondo turno di Auckland con Zizou Bergs per 6-1 6-4 senza mai essere in partita. Agli Australian Open contro il canadese Gabriel Diallo per 6-7(1) 7-6/3) 5-7 6-1 6-2 scioltosi nel momento topico del quarto e del quinto set. Fino ad arrivare a quella odierna contro Altmaier per 6-2 6-2, dove è stato sotto 5-1 sia nel primo che nel secondo set. Ad aggiungersi alle sconfitte del pesarese, la rumorosa ed inaspettata sconfitta al Challenger di Lille con il numero 310 del mondo l’ucraino Prihodko.
Occorre ricordare che però, questi KO sono stati intervallati da alcune vittorie: infatti Nardi dopo gli Australian Open ha partecipato e perso in finale al Challenger di Koblenz in Germania.
Involuzione tecnica? Declino fisico? Calo mentale?
Delle numerose possibilità che potrebbero portare a questa involuzione in termini di risultati crediamo che la principale sia quella mentale. Infatti dopo il grande marzo 2024, Luca si è ritrovato 70 del mondo, suo best ranking, e ad essere al centro delle notizie del tennis italiano. Una situazione che, da un giorno all’altro, non è banale sostenere. Da un punto di vista tecnico il giocatore non si discute: colpi puliti, grande velocità e anche una mano molto fine. Tecnicamente vale la top50. Quello che forse manca al giovane italiano è un po’ di grinta durante i match, che gli scivolano via un po’ troppo veloci. La sensazione è quella che, una volta sotto nel punteggio, non abbia la forza di azzardare una rimonta.
O va tutto estremamente bene, oppure va tutto estremamente male. Sembra essere questo il fil rouge delle partite di Nardi.
Lui stesso afferma di essere pigro tant’è che, nel suo profilo ATP, indica come giornata perfetta senza tennis: “Alzarsi tardi, mangiare la pasta al forno della mamma, andare a fare un giro in motocicletta e giocare a padel”. L’essere poco dediti al sacrificio durante la partita forse è il tallone d’Achille di Nardi. Il tennista sicuramente si allena tanto, ogni giorno si sacrifica da un punto di vista fisico e mentale ma questo sacrificio raramente viene trasformato in campo in energia positiva con il quale ribaltare l’inerzia del match che, ogni tanto, può essere anche per l’avversario.
La speranza è che Luca ritrovi presto serenità, anche e soprattutto in vista dell’impegno a marzo in California. A Indian Wells difenderà diversi punti che, in caso di mancata salvaguardia potrebbero farlo scendere di tante posizioni in classifica.
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