Tutto sui challenger della scorsa settimana, dall’indoor di Coblenza, alla terra rossa brasiliana.
Brisbane: casa dolce casa, può festeggiare con i parenti Tristan Schoolkate.
In Australia, a Brisbane, si lotta per la gloria sul cemento all’aperto: ne esce vincente Tristan Schoolkate, australiano che abbiamo visto agli Australian Open contro Jannik Sinner al secondo turno. Il giocatore di Perth vince una semifinale stremante, al tie-break del terzo set, contro il connazionale Adam Walton da sfavorito. In finale, poi, Schoolkate trova il ceco in grande forma Marek Gengel, contro cui vince in due set, ma entrambi al tie-break.
Nel tabellone di doppio regalano emozioni Matthew Cristopher Romios e Colin Sinclair, l’australiano e l’originario delle Isole Marianne sconfiggono gli australiani teste di serie numero 3 Joshua Charlton e Patrick Harper in due combattuti set.
Risultati delle finali:
[singolare] T. Schoolkate b. M. Gengel 7-6(3), 7-6(4)
[doppio] Romios/Sinclair b. Charlton/Harper 7-6(2), 7-5.
Cleveland: dal College ai Challenger, straordinarie performance dei giovani americani.
La rivelazione del torneo è proprio Colton Smith: il classe 2003, dal college dell’Arizona, vince il torneo e ottiene il suo best ranking (259 ATP). Perde il set in apertura di torneo contro Ethan Quinn, e fino alla finale non concede altro: supera Jeffrey John Wolf (ex 39 ATP) in semifinale, e in finale batte l’ex numero 1 dei College Eliot Spizzirri in tre set.
Il tabellone di doppio viene dominato dagli americani Robert Cash e James Tracy, che trionfano nella finale in due set contro il canadese Juan Carlos Aguilar e il polacco Filip Pieczonka.
Risultati delle finali:
[singolare] C. Smith b. E.Spizzirri 6-4, 6-7(6), 6-3;
[doppio] Cash/Tracy b. Aguilar/Pieczonka 7-6(4), 6-1.
A Coblenza, bene gli italiani: Nardi secondo, Zeppieri da semifinale.
Il protagonista del torneo è Luca Nardi. Entrato troppo tardi, è obbligato a partire dalle qualificazioni, ma non è un problema: trova qualche difficoltà in rodaggio al primo turno di qualificazioni, vincendo comunque in tre set contro il tedesco Tom Gentzsch, poi inanella una serie di vittorie in due fino alla finale, persa contro il francese Ugo Blanchet, che sfrutta la stanchezza dell’italiano e al terzo set, con un po’ di fortuna dalla sua, vince il tie-break 7-5.
Una grande prova da parte di Giulio Zeppieri, che supera al primo turno un altro italiano, Federico Arnaboldi, poi vince contro due avversari complicati, il francese Mathys Erhard e il tedesco Henri Squire, battendo entrambi al terzo set. Il 2001 di Latina si ferma solo in semifinale proprio contro Nardi.
Altri tre sono gli italiani nel tabellone di singolo: Gianluca Mager e Samuel Vincent Ruggeri, fermati subito rispettivamente dal russo Alexey Vatutin e dal tedesco Daniel Masur; il terzo è Francesco Maestrelli, che deve dare forfait, concedendo all’olandese Nijboer l’ingresso al tabellone principale.
In doppio Vincent Ruggeri e Augusto Virgili perdono al primo turno contro i padroni di casa Tim e Zahraj per 10-4 nel tie-break decisivo. Marco Bortolotti fa invece coppia con il venezuelano Luis David Martinez: i due superano il primo turno, ma vengono sconfitti al secondo da Molchanov e Vrbensky 10-8 al terzo.
Fortunati lo svizzero Jakub Paul e l’olandese David Pel: vincono il torneo per il ritiro dei francesi Paris e Blancaneaux, senza aver perso un set in tutto il torneo.
Risultati delle finali:
[singolare] U. Blanchet b. L. Nardi 6-3, 3-6, 7-6(5)
[doppio] Paul/Pel b. Blancaneaux/Paris rit.
Una finale tutta argentina in Brasile: Pellegrino e Cecchinato hanno vita difficile a Piracicaba.
Continua il percorso in Sud America di Andrea Pellegrino e Marco Cecchinato: il primo vince al primo turno contro il brasiliano Daniel Dutra da Silva, 6-2, 4-6, 6-3, ma deve fermarsi al secondo contro l’argentino Facundo Mena – che poi sarà finalista – per 6-4, 7-6(3).
Cecchinato, invece, dopo una dura battaglia in tre set nel primo turno delle qualificazioni contro il ventunenne brasiliano Ryan Augusto dos Santos, perde nel turno successivo in due set contro Valerio Aboian, mancino classe 2002 di Buenos Aires. Marco entra comunque come lucky loser nel tabellone principale, affronta il brasiliano Matheus Alves e con poca fortuna perde al terzo set 4-6, 6-3, 6-4.
In finale si trovano due argentini: Roman Andres Burruchaga e Facundo Mena. Può sorridere Burruchaga, che vince una partita folle da tre tie-break e 3 ore e 45 minuti di durata, che solo la terra rossa latina può regalare.
In doppio Cecchinato fa coppia con il brasiliano Pedro Sakamoto, ma è costretto al ritiro al primo turno dopo tre game nel match contro il fratello di Aboian, Leonardo, e il peruviano Arklon Huertas del Pino Cordova.
La coppia formata da Guido Andreozzi e Orlando Luz, sulla carta favorita, rispetta il pronostico: l’argentino e il brasiliano vincono il torneo contro i secondi favoriti, i brasiliani Marcelo Demoliner e Fernando Romboli, al supertiebreak del terzo e al terzo match point disponibile.
Risultati delle finali:
[singolare] R. Burruchaga b. F. Mena 7-6(8), 6-7(6), 7-6(4)
[doppio] Andreozzi/Luz b. Demoliner/Romboli 6-7(4), 6-2, 11-9.