Sarà consentito il coaching durante le partite di tennis, con regole precise su quando e come gli allenatori potranno comunicare con i giocatori
A partire dal 1° gennaio 2025, il tennis vivrà una piccola rivoluzione: i giocatori potranno ufficialmente ricevere indicazioni dai propri allenatori durante le partite. Questa novità, già sperimentata negli ultimi anni, è stata ratificata dalla Federazione Internazionale di Tennis (ITF) al termine di una votazione tenutasi a Hong Kong. Il nuovo regolamento consente ai tecnici di comunicare con i propri assistiti sia verbalmente, quando si trovano dalla stessa parte del campo, sia tramite segnali, se sono posizionati dall’altra estremità.
L’evoluzione della regola
Già nel 2022, il coaching era stato introdotto in forma “light”, permettendo ai coach di parlare con i giocatori solo quando si trovavano sullo stesso lato del campo. Ora, la regola si amplia: gli allenatori potranno comunicare tra un punto e l’altro, nonché durante le pause tra i set o i cambi campo. Tuttavia, le direttive dovranno essere brevi, a bassa voce e mai durante l’azione di gioco.
Questa misura non sarà imposta in maniera automatica in tutti i tornei: l’ITF ha chiarito che gli organizzatori di ciascun evento potranno decidere se adottarla o meno. “Abbiamo ricevuto feedback positivi da tutti“, ha dichiarato Stuart Miller, direttore delle regole dell’ITF. “I giocatori hanno riferito che il coaching rende i tornei più coinvolgenti, gli allenatori hanno osservato miglioramenti nelle performance dei propri atleti, e gli arbitri hanno apprezzato la possibilità di concentrarsi sul gioco in campo piuttosto che sulle tribune.”
Cosa cambierà con il coaching dal 2025
Il coaching potrà avvenire:
- Tra i punti e durante i cambi di campo, ma mai durante il gioco.
- Verbalmente, se coach e giocatore si trovano sullo stesso lato del campo, o tramite segnali, se si trovano su lati opposti.
- Le comunicazioni dovranno essere brevi e discrete, fatta eccezione per le pause di gioco più lunghe.
Un cambiamento che divide
Mentre alcuni sostengono che il coaching renderà il tennis più dinamico e interessante, soprattutto per il pubblico, altri temono che possa intaccare la purezza di uno sport da sempre considerato “individuale”.
E voi Talkers, da che parte state?