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    Al 22° “Città di Trieste” duplice trionfo di Nicolas Lyam Basilone

    Tennis Europe under 12 e Tennis club Triestino un binomio che da 22 anni battezza passerelle combined di qualità con nomi che nel giro di un decennio diventano altisonanti nel mondo dei professionisti. Le vittorie giovanili non sempre aprono automatismi di sicuro successo, ma quanto visto nella corrente edizione un pensiero positivo sul prossimo futuro potrebbe avvolgere le speranze dell’azzurro Nicolas Basilone e della danese Emilia Henningsen

    Entriamo nel cuore della gara di singolare femminile per trovare in semifinale due azzurrine: la portacolori del Tc Prato Nicole Scarpino e la ragazzina del Tc Pistoia Giulia Luchetti (campionessa italiana under 11).

    La prima trova sulla sua strada la lanciata danese Emilia Henningsen che non concede per un intero set alcun appiglio alle avventurose mitragliate del suo impeto, lasciandole alcune vittoriose sortite solamente nel secondo tempo.

    Ovviamente è troppo poco per impedirle l’ascesa in finale visto lo score appuntato di 6-0 6-4. Nell’altro match, la nazionale Luchetti passeggia contro la wild card rumena Ryana Iancau, stroncata senza alcun appello per 6-0 6-1, ma capace di dare un dispiacere all’esordio alla terza azzurrina presente, la ligure Giorgia Lanza.

    I secchi verdetti delle semifinali preconizzano un succulento banchetto conclusivo in tecnica e solidità. E tale si dimostrerà il dispendioso testa a testa tra le due migliori interpreti del main draw, con alle spalle già affermazioni nei tornei europei di pari categoria.

    Buoni fondamentali e consistenza in difesa caratterizzano la pesantezza e la lunghezza degli scambi, senza che le due pensino a centellinare le energie fin dai primi scambi.

    Le giocatrici non disdegnano, come apporto tattico e come recupero della posizione, immettere nel palleggio palle arcuate a campanile, doppiate da improvvise fiammate in accelerazione e da sporadiche smorzate.

    La finalista Giulia Luchetti in azione

    Lo scoppiettante equilibrio si rompe all’ottavo gioco del primo parziale per merito della Luchetti che grazie a colpi sostanziosi e massima attenzione nei recuperi si aggiudica la prima parte per 6-3.

    Nel secondo tempo la rivale di Copenaghen acquista maggior sicurezza negli affondo con diverse sortite vincenti in lungolinea.

    Per la prima volta passa a condurre nel quinto game, provocando con il semplice sorpasso di 3 a 2 uno sconquasso caratteriale nella Luchetti che fra piagnistei, urla e copiose lacrime perde calma e concentrazione, cedendo il parziale per 6-4.

    La vincitrice danese Emilia Henningsen

    Nel terzo set l’emotività dell’azzurra, che si allena e vive in quel di Bratislava, non accenna a placarsi.

    Ed é un vero peccato perchè il parziale decisivo vive l’otto volante di ben 6 break alterni, spiragli nei quali, con una ritrovata lucidità agonistica ed un riordino emozionale, la ragazzina di madre slovacca avrebbe potuto inserirsi, cercando di ribaltare il 6-3 tombale che la rivale scandinava freddamente le appioppa, legittimando con merito il titolo.

    Alla Luchetti non va bene nemmeno la finale della gara a coppie accanto all’amica Giorgia Lanza. Infatti, le gonnelle austriache De Vries-Schmidhofer festeggiano affiatamento e buoni meccanismi firmando il punteggio di 6-2 6-3.

    Le semifinali maschili si rivelano terra rossa fertile per il russo Aleksandr Bondarenko e per l’azzurro Nicolas Lyam Basilone.

     I finalisti Bondarenko e Basilone con il giudice di sedia Giovanna DI Donato

    l primo proveniente dalle insidiose qualificazioni, dopo il sesto successo consecutivo, supera senza affanno il numero uno di Croazia il pimpante Luka Mitrovic con il punteggio di 6-2 6-2.

    Vittoria ottenuta frastornando il rivale con una fantasiosa varietà di colpi esibiti davanti all’attonito avversario, incapace di capovolgere la situazione e di applicare i reiterati consigli provenienti dal suo allenatore a bordo campo.

    Nella parte bassa della lista tocca al prestante Basilone sudarsi l’accesso in finale davanti all’irriducibile kazako Temirlan Zhantemirov.

    Il dinamico giocatore dai chiari lineamenti asiatici possiede gambette a frullino e buona visione di gioco, unito ad un rovescio bimane strettamente angolato,

    Perso il primo set per 6-2 il minuto ragazzino di Astana mette un’ipoteca sul secondo set, costringendo ad un lavoro supplementare il picchiatore azzurro, il quale, dimenticando i provocanti auto incitamenti dell’antagonista riesce a venirne fuori solo nell’aspro tie-break chiuso non senza fatica per 7-6 (10).

    Tutto lascia intuire una finale combattuta tra due concorrenti dalla tecnica dissimile che per la prima volta incrociano le racchette. Il russo, giocatore atipico, scarso frequentatore del Tour Tennis Europe, vive a Dubai, si allena saltuariamente a Kerpen in Germania all’Accademia di tennis Davydenko, viaggia con la madre senza il conforto di alcun coach al seguito.

    Nicolas Basilone si allena con il padre Juri sui rinati campi comunali del Tennis Club Bibione (VE), vanta nel suo fresco palmarès già significative affermazioni come il T.E. Di Maglie, il Next Gen di Merano, inoltre è campione italiano in carica under 11 in singolo e doppio.

    Nicolas Lyam Basilone in azione

    Nel momento verità il concorrente russo sparisce completamente dallo schermo competitivo. Forse in preda all’emozione ed all’agitazione per l’atto clou sul Centrale non riesce a sostenere il forcing ponderoso, ordinato e a tutto campo del bibionese. Molto rigido ed in ritardo sui colpi, il kazako sbaglia tutto il possibile in termini propositivi, con movimenti troppo piombati e traiettorie sballate.

    Inevitabile lo schianto e la sconfitta con il severo score di 6-0 6-1, epilogo che fotografa i valori espressi in campo, ma che non toglie nulla al buon torneo di singolare giocato da Basilone, il quale in tandem con il catanese Ruggero Condorelli, bissa il successo abbattendo per 6-2 6-0 il duo Leider-Zhantemirov.

    Dalla tenacia pioneristica del compianto presidente Claudio Giorgi all’attuale successore Federico Pastor la tappa internazionale Tennis Europe Under 12 sale anno dopo anno in qualità organizzativa ed interesse come tratteggiato anche dall’assessore regionale Fvg Pierpaolo Roberti durante le premiazioni. 

    Premiazione delle finaliste in presenza dell’assessore Pierpaolo Roberti

    Sintomatico lo spazio riservato alla schiera dei numerosi collaboratori addetti ai vari servizi, tutti efficienti cooperatori del circolo triestino, mentre l’orgogliosa matrice giuliana viene vieppiù integrata dal direttore del torneo Gabrio Azzopardo, dal referee Daniele Morossi e dai giudici di sedia Giovanna Di Donato e Fabio Bernazza.

    fausto serafini

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