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    Sasha Zverev a proposito della sua riabilitazione

    Quando aveva dovuto abbandonare il campo in stampelle, gli spettatori della semifinale del Roland Garros avevano ricoperto di applausi uno Zverev dolorante, colpito duramente sia nel fisico che nel morale, siccome assieme a quella caviglia malconcia se ne sfilavano via il sogno del primo titolo Slam e la possibilità di salire in vetta alla classifica ATP. Non solo, a sfumare erano anche le promesse vertiginose messe sul piatto nel corso di due set iniziali pirotecnici, da cui si presagiva un seguito che già sapeva di classico. Ma non c’è stato. C’erano state le analisi svolte al rientro in Germania, quelle sì, che avevano accertato come il tedesco si fosse strappato tutti e tre i legamenti laterali della caviglia destra. E l’operazione, a inizio giugno.

    Adesso Zverev è impegnato nel percorso di riabilitazione, di cui ha parlato in un’intervista a Eurosport UK.

     “Il processo di riabilitazione sta andando molto bene”- ha rassicurato il classe ’97.

    “Sto facendo importanti progressi ogni giorno e aspetto con impazienza i prossimi passi che mi porteranno sempre più vicino al campo da tennis. Una data esatta per il ritorno non è stata ancora stabilita, ma sto lavorando duramente ogni giorno per far sì che accada il prima possibile”.

    “I giorni sono molto lunghi. Si inizia molto presto e si finisce la sera. Facciamo molti esercizi, ce ne sono sempre di nuovi che vengono aggiunti permanentemente”.

    “Il piede è sottoposto a trattamenti, si lavora sulla mobilità, vengono ricostruite forza e stabilità. In alcuni casi si re-impara a camminare normalmente e a correre. Io faccio esercizi di sprint nell’acqua, sessioni di allenamento sul tapis roulant e sulla cyclette”.

    “Ci sono sempre pericoli nello sport professionistico, anche nella vita di tutti i giorni si è esposti a dei pericoli. Io e la mia squadra ogni giorno lavoriamo molto concentrati, di modo da non incorrere in problemi. Naturalmente voglio allenarmi il più possibile, ma non si può esagerare”.

    “Ascolto molto attentamente il mio corpo e so quando ho raggiunto il mio limite. Sono abituato a dare il massimo quasi ogni giorno, che mi alleni o giochi delle partite. Eccedere adesso potrebbe essere controproducente”.

    Chi per riprendersi è rimasto a lungo lontano dalle competizioni è stato Dominic Thiem, che ultimamente sembrerebbe aver imbroccato la strada giusta per tornare a farsi valere all’interno del Tour. Con l’austriaco Zverev si trova bene, anche se non manca una certa rivalità: “Vado molto d’accordo con Dominic Thiem e siamo sempre in contatto. Entrambi vogliamo ritrovare la nostra forma migliore perché dall’ultima nostra partita in uno Slam ho ancora da pareggiare i conti”.

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